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KASHER SONORO #2: MALLORY SWITCH

kashersonoro_2Si chiamano Mallory Switch, e sono un trio formato dagli ambigui e misteriosi Audrey Lynch, Kid Lynch e Zach Mayer.
Vengono da Torino, città industriale ma sempre aperta all’arte, e amano definire la loro musica “rock elettromeccanico per menti e orecchie inquiete”.

Nati nel 2006 per volontà della musa androide Mallory, il trio prende rapidamente forma e dirige prontamente i propri sforzi verso una produzione sonora innovativa e moderna, una sorta di mix tra Nine Inch Nails e Garbage: melodie sensuali e conturbanti che si fondono con ritmiche granitiche e suoni corrosivi. Parole taglienti, spesso irriverenti e destabilizzanti, verità da sparare in faccia con foga e convinzione, per far male e far riflettere.

mallory11Il primo esperimento discografico, un ep omonimo di 4 tracce (seguito dalla pubblicazione del singolo “Freeek!”), riscuote plausi e ammirazioni dalla critica musicale e dagli ascoltatori che, forse inquieti o forse semplicemente ipnotizzati dalla carica esplosiva fatta di chitarre elettriche e sonorità elettroniche dal sapore fortemente industriale, si fanno sempre più numerosi e soddisfatti alle esibizioni dal vivo. I Mallory Switch anche sul palco sanno creare atmosfere intense e determinate, alle quali è difficile rimanere indifferenti.

Passione e rock, elettronica e rabbia, i Mallory Switch sono sicuramente una delle realtà più promettenti ed interessanti del panorama nazionale.

Non li abbiamo tralasciati e persi di vista.
Kasher Sonoro
intervista il trio “elettromeccanico” di cui presto sentiremo molto parlare.

a cura di Fabio Gallato

Intervista a cura di Federica Folino G.

Foto di Sonia Colombo

A chi e come è venuta l’idea di creare Mallory?
Prima è nato il nome e poi l’idea delle gambe aperte con lo switch in mezzo infine abbiamo iniziato a costruirla partendo da un manichino e su per giù sono circa due anni che ci lavoriamo ed è sempre in continua evoluzione.

Avete mai pensato di animarla? A quale grande regista l’affidereste?
Animarla sarebbe una grande idea ma, nel caso, sarebbe meglio modificare quello che è la Mellory  oggetto statico che ci rappresenta riuscendo a darle la stessa intenzione.
mallory21Un grande regista a cui affidare il personaggio di Mallory sicuramente è Cronenberg ma anche Lynch.
Sai alcune persone trovano Mallory volgare in realtà per noi è cruenta e senza inibizione ma questo le da connotati positivi.

Quale pubblico a vostro avviso può essere più ricettivo per la vostra musica?
Confido nel genere umano, non ci poniamo limiti e poi perché porseli? La cosa divertente e che oramai sta diventando quasi un motto, è che molte persone alla fine del concerto ci dicono “Non siete il mio genere ma mi siete piaciuti”. Abbiamo ricevuto ottimo riscontro ad esempio nel Salento patria del reagge quindi appunto sappiamo che in Italia esiste gente che ascolta “la musica” che magari può essere definita di nicchia, ma anche se così fosse non penso ci sia niente di male ed in ogni caso il pubblico comunque esiste. Noi alla fine suoniamo musica che può essere appunto “di nicchia” come tipo di attitudine ma le melodie ad esempio sono abbastanza immediate ed easy listening.

mallory31Molte volte l’essere definito “indipendenti” è sinonimo di qualità, cosa ne pensate?
Non fa molta differenza se il tuo progetto è seguito da un’etichetta indipendente o da una major ovviamente il budget è diverso e magari la qualità della registrazione piuttosto che della produzione ma sicuramente si possono fare ottime cose anche con budget minori. È fondamentale in ogni caso avere attorno persone che credono nel progetto sia in una major sia in una etichetta indipendente. Le nostre esperienze passate ci hanno mostrato che puoi essere messo nel “dimenticatoio” anche con una indipendente. Noi ci riteniamo fortunati perché abbiato trovato Barbara (nda loro manager/executive producer) che crede in noi e non è altro che la figura che si è persa negli anni ossia il produttore che ti segue fin dall’inizio che ti produce l’album ti fa la promozione e segue il progetto perché ci crede senza lasciarlo morire come a volte succede anche con le piccole etichette.

Intervista a cura di Federica Folino G.

Foto di Sonia Colombo

www.malloryswitch.com

puntoradio1Kasher Sonoro e i Mallory Switch giovedì 23 aprile all’interno di Fatti Sentire, trasmissione radiofonica in onda tutti i giovedì alle ore 21 su Punto Radio


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