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Gli Amici del Bar Margherita, di Pupi Avati


Scheda

Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati
Attori: Diego Abatantuono, Pierpaolo Zizzi, Laura Chiatti, Fabio De Luigi, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Luisa Ranieri, Claudio Botosso, Gianni Ippoliti, Gianni Cavina, Katia Ricciarelli
Fotografia: Pasquale Rachini
Montaggio: Amedeo Salfa
Musiche: Lucio Dalla
Produzione: Antonio Avati per Duea Film e Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Paese: Italia, 2009
Uscita Cinema: 03/04/2009
Genere: Commedia
Durata: 90 Min

Negli anni cinquanta, le persone si ritrovavano nelle piazze o nei bar, unico luogo dove poter telefonare o poter vedere i programmi delle prime televisioni. Sono gli anni delle partite a stecca e dell’approdo in Italia della musica rock, che scuote e sconvolge la società.
Taddeo (Pierpaolo Zizzi), vive la sua giovinezza nella Bologna di questi anni e sogna di entrare a far parte dei frequentatori del Bar Margherita, il bar sotto la sua casa.

Il Bar Margherita ha clienti fissi, rigorosamente maschi, perché vige una sola regola: nel Bar non bisogna portare mogli e bambini, perché il Bar viene prima di tutto e tutti. Qui vige un atteggiamento di goliardia verso ogni cosa, di leggerezza, come di speranza (conseguenza della fine della guerra): in fondo, cosa c’è di meglio che un gruppo di amici che affrontano insieme i problemi di ogni giorno?

Al (Diego Abatantuono) è il maestro d’orchestra, gli viene affidata la direzione del gruppo. È il boss, ed è proprio facendoselo amico che Taddeo entra a far parte degli amici del Bar Margherita.

Ad uno ad uno Pupi Avati ci presenta con maestria i componenti della sua orchestra: Gian (Fabio de Luigi), il cui unico sogno è partecipare all’appena nato Festival di Sanremo; Manuelo (Luigi Lo Cascio, già protagonista de “I Cento Passi”), che si dichiara ninfomane incurabile; Bep (Neri Marcorè), un ragazzo timido che tradirà gli amici del bar per la donna sbagliata (Laura Chiatti)..

Nato da un sogno nel quale il fattorino del fornaio passava di fronte al bar gridando “abbasso i busoni!” (gli omosessuali, ndr), Pupi Avati ha voluto raccontare la Bologna (e l’Italia) nella quale è cresciuto, con la nostalgia di chi il Bar Margherita l’ha visto da fuori.

a cura di Gloria Brusamento



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