News
Recensioni
Back in time
Retrospettive
Interviste
Ristampe
Classifiche
Altre storie
Playlist
Staff
Rubriche
Meteorismi
Il diario dell'antigenesi
Viaggio al termine della notte
Il collezionista d'ossa
Il Venerdì
Bibliophobia
Facebook
Twitter
Instagram
Contatti
Menu
News
Playlist
Recensioni
Altro
Back in time
Retrospettive
Interviste
Ristampe
Classifiche
Altre storie
Il Venerdì
Contatti
Scrivici
Staff
Facebook
Twitter
Juliette Lewis & The new romantics + Sweetsick – Alpheus, Roma, 9 Giugno 2009
Reportage | a cura di
Lorenzo Tagliaferri
⋅
16 Giugno, 2009
⋅
Commenta
Tweet
C’è poco da fare, quando una viene dal mondo dello spettacolo, sfiora un Oscar, circuisce uno come
Brad Pitt
e recita insieme ai grandissimi del mondo del cinema, il divertimento è assicurato. Una vecchia legge del mainstream vuole che questo tipo di personaggi, così facilmente riconoscibili e continuamente in vista dei flash delle macchine fotografiche, eccedano in sprazzi di quasi-follia proponendosi allo sguardo dei propri ammiratori come il sogno di una vita di ognuno di noi. Miss
Lewis
queste cose le sa benissimo e senza il bisogno di alcun rodaggio è prima donna sul palco e vip glitterata fuori. Finita, dopo 3 album da studio, l’avventura cominciata nel 2004 con i
The Licks
,
Juliette
ricomincia dai
New Romantics
, formati dal chitarrista
Yves Lelevier
, dal secondo chitarrista
Christopher Watson
, dal batterista e colosso
Troy Ziegler
e dalla stilosissima e affascinante Bassista
Shirley To
. Lo scioglimento della band precedente non ha minimamente intaccato la cattiveria del sound e la forza “bruta” della Lewis sul palco e volendomi spingere un po’ oltre, ho la sensazione che l’uscita del nuovo album a Settembre,
Terra Incognita
, dal quale sono stati estratti ed eseguiti, durante il concerto, alcuni brani, sarà una bellissima conferma di un progetto che andrebbe valutato sotto una luce diversa e più “importante”.
Il caldo soffocante di una
Roma
a tratti plumbea e arrossata fa il paio con l’aria intrisa di umidità che si respira all’inte rno del locale prima che il tutto abbia inizio. In jeans e maglietta Juliette prova e riprova, muovendosi in ogni dove sul palco, gli ultimi accorgimenti prima del delirio sonoro della serata. È ovvio, che per rendere giustizia ad un gruppo che calca le scene altolocate del rock c’è bisogno di una spalla convincente e di alto livello, per questo sono stati chiamati gli
Sweetsick
, emergenti dalle bellissime speranze con un palmares già pieno di “trofei” ed un cd all’attivo. Finita l’attesa alle 21.30 circa è il momento di fare sul serio, e per 45 minuti i laziali Sweetsick ci riescono benissimo, coinvolgendo il pubblico, riempiendo l’aria di distorsioni e bruciando il palco con la voce affilata e cruda della cantante
Anna
. Catturati dalle rovinose note di brani tratti dal loro album,
Talkativeness
, come
Last Tale
ed
As this one
e nuove proposte come
Cool for the show
che non fa altro che alimentare l’attesa dei fan per un nuovo episodio da studio, il tutto condito dal lancio di cd, magliette e accendini, che sono regali più che graditi per gli avventori del locale. L’antipasto servito è di gran lusso e presenta a dovere il piatto forte della serata. Alle ore 11.00 circa il pubblico si mobilita mentre guarda i membri della band di
Juliette Lewis
prendere posto e fare da apripista alla bellissima californiana, in forma come sempre, attivissima, definita da un ombretto color cielo che le scivola divinamente sugli occhi verdi.
Purgatory blues
, ultimo singolo estratto da
Four on the floor
, è l’inizio scoppiettante di un’ora e mezzo circa di urla, sudore ed estasi mentale e fisica. Non c’è pausa, e quando Juliett e, in solo, si sgola al grido di “money money money money, sticky sticky sticky honey!”, il pubblico impazzisce e fa ribollire a mille gradi il calderone dell’
Alpheus
sulle note di
Sticky Honey
. Dopo la prima pausa è il momento del primo inedito estratto dal disco in uscita, quel
Terra incognita
che è anche la title-track dell’album, non si muovono di un millimetro le sonorità acide e rock’n’roll del quintetto e la trama vocale della Lewis che spicca nuovamente nella successiva
Fantasy bar
, altro energico inedito seguito da
Pray for the band Latoya
, brano estratto da
You’re speaking my language
del 2005. miss Lewis è madida di sudore e continua a caricare energia da batterie inesauribili mentre torna indietro nel tempo proponendo la prima vera hit della sua carriera,
Got love to ki
ll
, passando per
Death of a whor e
, fino all’inedita
Uh huh
, che si presta per un giochino di cori con il pubblico un po’ spiazzato dal poco feeling con il brano non conosciuto.
You’re speaking my language baby
sembra il fuoco d’artificio finale, ma incalzati dai fans, Juliette lewis e i New romantics spuntano di nuovo fuori per piazzare una atomica
Hot kiss
, climax del concerto, tra due inediti,
Junkyard Heart
e
Suicide dive bombers
. Questa è veramente la fine. Una serata che mostra come le cose, per uscire bene, meritano fatica, Juliette nel backstage dice di aver assolutamente bisogno di una doccia, come fosse un premio, meritatissimo, per tutto quello che ha prodotto sul palco. È veramente provata ma contentissima per aver scaricato se stessa e i nervi di molte persone, che ancora la attendono, a concerto finito, al di là delle transenne per poter avere un autografo o una foto. Volete imparare come “lasciare il segno”? studiate da lei!
a cura di
Lorenzo Tagliaferri
www.myspace.com/juliettelewis
Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!
Tweet
News
JAMBINAI: una data in Italia a maggio
ALAIN JOHANNES: in partenza il tour italiano con The Devils e Ananda Mida
I HATE MY VILLAGE: il nuovo brano “Artiminime”
ALCEST: il nuovo singolo “Flamme Jumelle”
FONTAINES D.C.: ad agosto il nuovo album “Romance”
THE FOLK IMPLOSION: a giugno il nuovo album “Walk Thru Me”
MONO: il video del nuovo brano “Oath”
YVES TUMOR: una data in Italia ad agosto
JULIE CHRISTMAS: a giugno il nuovo album “Ridiculous and Full of Blood”
KAMASI WASHINGTON: 3 date in Italia tra ottobre e novembre
Leggi tutte le News