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SUBSONICA – Sherwood Festival, Padova, 17 luglio 2009

subsonica3I cinque torinesi si fermano in quel di Padova con un’ulteriore data di questo breve tour estivo per coronare la nuova edizione dello Sherwood Festival già gremito qualche giorno fa per la performance dei Prodigy.

Diecimila persone circa piombano al parcheggio dello Stadio Euganeo per i Subsonica. Con i canonici 45 minuti di ritardo salgono sul palco, dopo l’intro non suonata Terrestre, dall’omonimo album. Ad aprire il concerto la calda versione “dub” di Piombo, seguita dal classico Il Cielo su Torino che infiamma il pubblico dal quale partono i primi movimenti che poi continueranno instancabili per tutti i 105 minuti di durata. L’energia della band è data soprattutto nei classici, che scatenano come da copione un vero e proprio coro nella folla festante: si tratta di Nuova Ossessione, Disco Labirinto, Tutti i Miei Sbagli e l’amatissima Aurora Sogna, scontati pezzi forti della serata. Fortunatamente in inferiorità numerica i pezzi dell’ultimo disco, il migliore dei quali poteva potenzialmente essere Veleno ma eseguito alla bell’e meglio lascia il trono ad una potente L‘Ultima Risposta. Filano lisce nonostante le due subsonica2pause le quasi due ore di concerto, passando per l’evitabile remix de Il Mio Dj e l’altrettanto superfluo inedito live Fluido The Activator. Nota di merito per la cover di Battiato Up Patriots To Arms e l’esecuzione di Strade, L’Odore e Liberi Tutti, molto apprezzate dal pubblico anche se il loro inserimento in scaletta era prevedibile. Si soffre molto l’assenza dei due migliori pezzi dell’ultimo disco (“Canenero” e “La Glaciazione”) e delle indimenticabili “Abitudine”, “Cose Che Non Ho” e “Corpo A Corpo”, che in molti attendevano speranzosi.

Con una scaletta quindi sufficiente ma nulla di più, a farla da padrone è la tecnica della band, sempre sopra la media, con un’acustica invece scarsa ma relativamente buona rispetto gli standard dello Sherwood Festival. La fase calante che molti accusano aver indebolito il loro ultimo disco sinceramente non si vede dalla carica che trasuda dal live e la gente lo sente, tramutando questi impulsi in energia pura, come in pochi concerti se ne può trovare.

subsonica4Alla fine un ottimo concerto da parte dei cinque piemontesi, dove trovano spazio anche alcune frasi riguardo il ritorno al nucleare e l’arresto di alcuni studenti per il G8 universitario di qualche tempo fa, due dei quali vicini agli ambienti di Sherwood e rinchiusi a Padova. Non sono certo queste parentesi impegnate a rendere grande una serata che la pioggia prova, inutilmente, a cancellare e che resterà nella memoria di tutti quelli che non avevano mai visto i Subsonica. Per gli altri, semplice routine.

a cura di Emanuele Brizzante

foto di Claudia Barato

www.subsonica.it

www.sherwood.it/Sherwood-Festival-2009

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