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WhoMadeWho – The Plot

2009 - Gomma Records
electro/pop

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Tracklist

1. Friend tv
2. The plot
3. Small town city
4. Trickster
5. Keep me in my plane
6. This train
7. Office clerk
8. Ode to joy
9. Motown bizzarre
10. I lost my voice
11. Cyborg
12. Raveo
13. Working after midnight

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C’è del marcio in Danimarca! Diceva Shakespeare. Ma dal lavoro del terzetto danese non se ne avverte la sensazione. “The plot” è l’album che non ti aspetti dalla band che non conosci. Ormai si va verso una polivalenza indiscutibile, e chi ha più braccia per suonare più “roba” è a tutti gli effetti un mostro e un essere al di fuori di ogni portata per i comuni mortali. E i WhoMadeWho, permettetemi di affermare, di gran lunga il nome più orrendo e scialbo della storia del rock, sanno mescolare bene tutte le carte fino quasi a renderle irriconoscibili. La loro è una scienza esatta totalmente fuori controllo.

Gli WhoMadeWho sono Tomas Hoffding (basso, voce), Jeppe Kiellberg (chitarra, voce), Tomas Barford (batteria) e sono l’incrocio di diversi periodi storici, o per meglio dir e, son oil risultato di un ennesimo tentativo dell’indie di trasformarsi. Strano a dirlo ma a loro la mutazione è riuscita e in questo album mettono in evidenza i tratti più marcati della loro posticcia “genialità”. È una sorta di caratterizzazione che prende diversi aspetti del loro agire, come il presentarsi sul palco in tutine nere con scheletri aerografati sopra, o per assurdo, vestiti da pulcinella, certo non è con loro che scopriamo quanto faccia bene alla musica essere fighi o controversi su un palco, teniamo solo in considerazione come a loro riesca bene tutto ciò. Un po’ questo “The plot” è la rivisitazione di alcune epoche non molto lontane del mondo della musica, con le quali, bene o male, un po’ tutti hanno provato a confrontarsi, a loro riesce bene il tentativo. I primi pezzi, in special modo la title-track, The plot, e Trickster si fanno apprezzare moltissimo e sono dotate di coralità strumentistiche fantasiose. Passare le giornate ad ascoltare musica, come fosse un “mestiere”, a volte può risultare fastidioso se ti capitano cose che non useresti neanche per livellare tavolini.

Ma più scorrono le tracce di questo “The plot” e più sono convinto che lo terrò riposto per riascoltarlo. Un motivo in più per farlo è il sussulto di basso in Keep me in my plane o la cavalcata molto stoner di This train, della quale vi consiglio di guardare il video, assolutamente indimenticabile. Keep me in my plane, This train, si vede che l’album è stato messo in piedi nelle pause di un  tour? La successiva Office clerk ha i ritmi molto più ballabili e un cantato cantilenante che non diventa mai fastidioso, così come i synth nella liquida e un po’ sgraziata Ode to joy o la più suonata Cyborg. Effettivamente non è facile etichettare questo gruppo, e per uno come me, che si considera un po’ uno stakanovista delle etichette è una mezza sconfitta. Stanotte chiuderò si e no un occhio, colpa anche dei WhoMadeWho e di questo loro stramaledettissimo “The plot”!

Taste: Keep me in my plane, This train, Office clerk

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