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The Dead Weather – Horehound

2009 - Third Man Records/Warner Music
rock/alternative/garage

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Tracklist

1. 60 Feet Tall
2. Hang You From The Heavens
3. I Cut Like A Buffalo
4. So Far From Your Weapon
5. Treat Me Like Your Mother
6. Rocking Horse
7. New Pony
8. Bone House
9. 3 Birds
10. No Hassle Night
11. Will There Be Enough Water?

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Che progetto ragazzi! Appena ho visto il video di “Treat Me Like Your Mother” me ne sono innamorata immediatamente. Con la parola “figo”  s’intende proprio The Dead Weather.
Una formazione a dir poco spettacolare. Belli, rock and roll fino al midollo, blues, psichedelici, elctro e molto altro ancora. Tornati dalle vacanze un modo per consolarsi ci sarà. Acquistare questo album, intitolato “Horehound”.

Alison Mosshart dei The Kills, il bassista Jack Lawrence dei Raconteurs, il chitarrista Dean Fertita dei Queens of the Stone Age e il cantante/chitarrista Jack White dei White Stripes.
Potrei finire qui la recensione, perchè questi nomi parlano già da sé, ma due righe al riguardo le sprecheremo comunque. Questo gruppo, prima di tutto, ci da delle infinite speranze, perchè nonostante il genere tenda molto verso lo stile anni ’60-’70, i Dead Weather giungono a farci capire che qualcosa da dire e da suonare di nuovo c’è ancora, eccome. La band in questione infatti, risulta essere incredibilmente alternativa, diversa, vera, proprio perchè hanno avuto il coraggio di trarre ispirazione dal passato, ma senza risultare ripetitivi, anzi, tutto il contrario. Essi sono innovativi allo stato puro, grazie anche all’uso dell’elettronica. Hanno semplicemente riesumato uno stile musicale semplicemente indimenticabile, il migliore e l’unico in assoluto. Vedendo i video dei loro live e le foto, sembra veramente di avere a che fare con un gruppo uscito dall’underground di altri tempi e non da quelli odierni.
E la cosa che più stupisce, è che loro non imitano o scimmiottano nessuno, sono così al 100%.
Dannatamente rock, blues, psichedelici, elettronici, come già accennavamo in precedenza.

“Horehound” è un disco, finalmente, da gustare tutto per intero, dalla prima all’ultima traccia, grazie alle voci sensuali e bellissime di Alison e Jack e grazie ai bravissimi musicisti appartenenti a delle band che hanno regalato al mondo della musica qualcosa di cui andare veramente fieri. Nonostante i tempi bui che tutti stiamo vivendo, soprattutto in ambito artistico, giungono come un fulmine i Dead Weather, ad illuminare un cielo che è stato scuro per troppo tempo. Buona musica per orecchie da intenditori insomma e forse il miglior album dell’anno. Vi basterà sentire brani come “60 Feet Tall”, traccia di apertura, “Will There Be Enough Water?”, “So far from your weapon”, “Rocking horse”, per capire di cosa stiamo parlando. Da ascoltare preferibilmente sdraiati sul divano, da soli o in buona compagnia, con sigarette e Whisky a portata di mano. Non potevo che scrivere questa recensione da vera fan, scusatemi. Jack White, sei un grande.

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