Undici tracce davvero esplosive, undici anni di carriera, undici, anzi “Eleven”, il titolo di questo disco, fresco, scoppiettante e fluido, prodotto da Fabrizio Chiapello per l’etichetta Pirames International.
Gli Stereo Plastica sono un gruppo italiano il cui sound è completamente e sfacciatamente esterofilo.
Sonorità che ci ricordano il Regno Unito, un groove che guarda il mondo di David Bowie, un timbro vocale che strizza l’occhio a Brian Molko dei Placebo.
Un rock che non ha niente da invidiare agli Oasis, in un inglese non troppo difficile da carpire, ben masticato ed esibito con stile.
Sicuramente un modo di fare musica che non disdegna la lezione dei quattro scarafaggi di Liverpool.
I brani sono ben articolati al loro interno, alternano con equilibrio pieni e vuoti, si intrecciano melodie a più piani senza mai scadere nella confusione.
Un ottimo lavoro che ben miscela certo rock britannico, funk e new wave in un impasto sonoro che sa il fatto suo.
A questo punto, tutti aspettiamo un… “Twelve”.