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Tom Morello – Street Sweeper Social Club

2009 - Cooking Vinyl
rock/pop

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Tracklist

1.Fight! Smash! Win!
2.100 little curses
3.The squeeze
4.Clap for the killers
5.Somewhere in the world it's midnight
6.Shock you again
7.Good morning, Mrs. Smith
8.Megablast
9.Promenade
10.Nobody moves (til we say go)

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Quando una band decide di interrompere il proprio progetto musicale, la scelta di ogni singolo membro riguarda soprattutto la ricerca di una carriera solista.

Non sono rimasti indifferenti i Rage Against The Machine, dopo la conclusione del 2005 e la formazione degli Audioslave, l’iter è stato interrotto da un breve ritorno del 2009, condito da due album solisti del cantante Zack De La Rocha e del chitarrista Tom Morello.

Il disco di quest’ultimo è uscito recentemente all’uso del mercato discografico, riscontrando aspre critiche da parte degli esperti.

Tom Morello, noto per le origini italiane, rappresenta senza dubbio uno dei maggiori chitarristi della musica contemporanea. L’abilità tecnica, segnata da una strana intelligenza funky, permette di percepire in modo completo l’esperienza e la sperimentazione.

Tom in questi ultimi anni vanta una collaborazione con i Nightwatchman e la produzione degli album: One Man Revolution, The Fabled City. Recentemente ha realizzato “Street Sweeper Social Club”, con la collaborazione di Boots Riley, front man dei The Coup.

Il cd prende il nome dall’omonimo progetto, ma è sostanzialmente firmato dal solo artista neworkese.

Presenta il tipico suono funk-metal, pur preservando una componente rap, molto spropositata.

I brani: “Clap for the kill”, “Promenade”, “The squezee”, “Club fight smash win”, “100 little curses” sono davvero molto piacevoli, nati dal temperamento hip-hop, seducono i nervi a una candida estensione, anche se la sfrontatezza dei Rage Against the Machine è davvero troppo presente e già ascoltata.

“Megablast”, “The oath”, “Somewheare in the world its midnight” non corrispondono ad un buon risultato, si differenziano leggermente dai limitrofi Pubblic Enemy, Beastie Boys e Lock up (prima band da solista).

Il rapporto con la precedente band però permette di valutare quest’opera con più nitidezza. Infatti, lo scorso disco era molto più lento, atipico, con rare radici blues.

“Street Sweeper Social Club” non è il tipico album del chitarrista solista che vuol emergere a tutti i costi lustrando la propria abilità. Pur presentando diverse lacune, proietta l’artista in una nuova e invitante prospettiva.

Terminerei con una semplice domanda: perché tutti questi album solisti, non sarebbe meglio un ritorno dei RATM? Singolarmente hanno così tante idee.

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