Juno MacGuff è una normale sedicenne di provincia che frequenta il liceo. Paulie Bleeker, suo compagno di classe, è il ragazzo con il quale Juno ha il suo primo rapporto sessuale e dal quale rimarrà incinta. Il desiderio della giovane Juno di riappropriarsi della propria adolescenza è analogo a quello di Mark e Vanessa, una coppia di possibili genitori, di adottare il suo bambino….
Diablo Cody vince il suo primo Oscar grazie a una sceneggiatura fatta di pochi accorgimenti e di ben poche considerazioni benevole nei confronti di un universo maschile che per ogni età, che si tratti dell’adolescente Paulie o dell’ultratrentenne Mark, esce a pezzi dal film del poco più che trentenne Reitman. La semplice ragazza di provincia Juno, da Giunone la dea protettrice del matrimonio e del focolaio domestico, esce invece a testa alta con un comportamento maturo e inaspettato per una ragazza dipinta come una normale sedicenne, figlia di genitori divorziati. Il padre interpretato dal caratterista J.K.Simmons colpisce sia per apertura di vedute che equilibrio morale. Genitori comunque in grado di donarle una visione molto aperta e matura della propria esistenza. Impressione diffusa è però è che la pellicola, se pur molto ben interpretata, anche la poco più che ventenne Ellen Page, già vista in “X-Men scontro finale” è quanto mai ben calata nella parte, non riesca a descrivere con sufficiente credibilità una situazione reale. O almeno non vi riesca se non nelle condizioni che si verificano nella sterminata provincia USA e che quindi la pellicola diretta da Reitman altri non sia che un prodotto ben confezionato ma destinato ad un pubblico esclusivamente made in USA.
a cura di Ciro Andreotti