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Interviste

Intervista ai THE SHIPWRECK BAG SHOW

The Shipwreck Bag Show sono Roberto Bertaccini (Sinistri e Starfucker) alla batteria e Xabier Iriondo alla chitarra.
Xabier Iriondo è un personaggio conosciutissimo da tutti gli amanti di musica sperimentale e d’avanguardia: oltre ad essere attivo con Uncode duello, The shipwreck bag show ed il progetto solista, è anche ex membro di Afterhours ed  ha suonato con musicisti di grande importanza come  Damo Suzuki, ZU, Rhys Chatham, Sinistri, Wu Fei, Gianni Gebbia, Steve Piccolo, Carla Bozulich, Eraldo Bernocchi, Cristiano Calcagnile, Bruno Dorella, Elio Martuscello, Vincenzo Vasi, Alberto Morelli, Gianni Mimmo, Verdena e tanti altri…
The shipwreck bag show dal vivo è uno spettacolo intenso ed affascinante.
Il disco, uscito per Wallace records è recensito ottimamente dai giornali del settore, è un 12 tracce sconvolgente fatto di suoni ricercati e di atmosfere surreali.
In attesa del nuovo album, che è già stato registrato e pronto per l’uscita (febbraio 2010, ndr), poniamo al duo alcune domande.

a cura di Nicolas J. Roncea

Come nasce il progetto? Da quanto tempo tu e Roberto vi conoscete?
Il progetto nasce nel 2006, ci incontrammo per registrare del materiale da pubblicare nella Mail Series (una serie di  10 episodi in formato miniCD) della Wallace Records.
18’ di batteria, chitarra elettrica, chitarra preparata ed elettronica in real-time.
In realtà però ci conosciamo da molto tempo prima, avevamo anche condiviso il palco (concerti di STARFUCKERS ed A SHORT APNEA).

Avete fatto alcune date in Italia quest anno. Come vi siete trovati a livello di interesse e riscontro da parte del pubblico?
Le musiche che suoniamo suscitano sempre emozioni diverse … dal piacere al fastidio, con tutto quello che sta nel mezzo.
Suoniamo in piccoli club per scelta ed abbiamo fino ad ora riscontrato da parte del pubblico interesse e curiosità per i nostri live act.

So che c’è in cantiere l’uscita di un nuovo album.Dove è stato registrato questo ultimo lavoro? Che cos’ha di diverso rispetto a quello precedente?
KC (questo è il titolo del prossimo cd in uscita a febbraio 2010) è stato registrato e mixato nel Metak Zulo, il mio piccolo studio di registrazione.
Questo nostro lavoro vede protagonista la voce ed i “personalissimi” testi di Roberto fusi ad una motrice sporca e deragliante di batteria e chitarra elettrica. Una sorta di Avant-Garage-Punk.
La componente rock’n’roll ha preso il sopravvento.

Da dove nasce l’idea del naufragio?
Il naufragio è una metafora del contesto e dei tempi musicali nei quali operiamo.
Ci sentiamo naufraghi nell’oceano del pop e ci rifugiamo in una personale isola fuori dal tempo.
L’unico “bagaglio” (o borsa) che abbiamo con noi è la nostra VERITA’, colma di legno, metallo
e parole.
Nuotiamo nel blues, nel rock e nella musica d’avanguardia mescolando ricerca timbrica, sperimentazione sonora, melodia e destrutturazione.

Pensate di portare il progetto anche all’estero in futuro o è una cosa che al momento non vi interessa?
Nel passato abbiamo suonato a Parigi in tre location diverse (una falegnameria, un centro sociale  ed una cioccolateria) … per ora non abbiamo in programma date all’estero.

Se doveste scegliere un concerto fra quelli che avete fatto quale scegliereste? E perchè?
Ogni concerto è una storia a sè … sceglierne uno in particolare sarebbe riduttivo.

Il vostro vecchio album è caratterizzato da atmosfere surreali e assurde grazie ai testi e all’utilizzo della voce. E’ un aspetto che ritorna nel nuovo lavoro?
KC è un viaggio nella poetica di Roberto e nel suo particolare timbro vocale, … con l’accompagnamento di ritmi serrati, sbilenchi, frammentati e l’utilizzo di strumenti a corda dal suono stravolto e sporco.
Questo nuovo disco riesce a mettere a fuoco l’idea di canzone “altra” … che nel precedente lavoro avevamo solo abbozzato.

Quasi tutte le vostre date erano accompagnate da PANTA REI, ovvero la performance che vede protagonisti Valentina Chiappini e Xabier Iriondo. Due parole su questo progetto?
PANTA REI è una performance pittorico/musicale.
PANTA REI è il carattere dinamico della realtà delle cose, di tutto ciò che nasce, muta e muore.
Valentina Chiappini è una pittrice e performer siciliana.
Il graffio, caratteristica peculiare e personale, contraddistingue le sue opere.
Nell’atto performativo fa uso di lame metalliche che nervosamente graffiano il colore e le tele producendo suoni.
Nelle nostre performances i colori ed il graffio delle lame che Valentina usa si fondono con le sonorità dei miei strumenti a corda preparati.
Valentina Chiappini ha dipinto la copertina di KC, il nostro album che uscirà a febbraio.
I suoi consigli sono stati preziosi nella stesura delle musiche e dei testi del disco.

a cura di Nicolas J. Roncea

www.myspace.com/shipwreckbagshow

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