Il nome Matinèe è un gentile omaggio ai Franz Ferdinand ed alla loro celebre “Dark of the matinée”. Luigi, Giuseppe, Alfredo e Alessio muovono i loro primi passi tra Chieti e Pescara e, guarda caso, nascono proprio come tribute band ufficiale italiana dei Franz Ferdinand.
Poi, si sa, da cosa nasce cosa: i ragazzi a forza di calcare i palchi più “cool” del centro Italia, iniziano a prenderci gusto e pubblicano il loro primo EP dal titolo “The Modern Epness” prodotto dalla Elevator Records, in grado di ottenere buoni responsi di critica un po’ovunque. Adesso il cerchio si chiude con “Matinèe”, il primo album vero e proprio: un sound fresco e vivace che impressiona per personalità e capacità melodiche. I Matinèe sono stati abili (ed intelligenti) a tagliare subito il cordone ombelicale con i loro “padri putativi”: dei Franz Ferdinand rimangono soltanto echi lontani e questo, diciamolo subito, è un bene.
I ragazzi ci mettono personalità, buone linee melodiche e tanta passione: è tutta farina del loro sacco e questo già di per sé dovrebbe renderli orgogliosi. Se poi ci aggiungiamo canzoni fluide e “sbarazzine” come “Fake Images of me”, “Chain Reaction”, “Late” (ma ce ne sarebbero altrettante che meriterebbero una citazione) che strisciano pian piano tra i lobi delle orecchie per poi insinuarsi stabilmente nella mente di chi ascolta, il gioco è praticamente fatto.
I Matinèe hanno imparato la formula giusta per riuscire a far parlare di sé: scommettiamo?