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Linea 77 – 10

2010 - Universal
crossover/hardcore

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Tracklist

01. Muezzin
02. Vertigine
03. Il Senso
04. A Noi
05. Aspettando Meteoriti
06. La Notte
07. Come Vipere
08. Au Revoir
09. Tank!
10. L'Ultima Volta

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Uno screamo unito a voci soffocate, parole urlate di rabbia e rancore si mescolano a schizzi elettrici di chitarre e bassi nel marasma della musica più odiata. E’ il disco “10” dei Linea 77 .

Non casuale é di certo la scelta di questo numero come titolo di un disco, che par voglia richiamare a mente i vecchi 10 comandamenti rivisitati in chiave moderna nel ventunesimo secolo. “10” é un invito alla rivoluzione fatta dai giusti e nel giusto, un dislocarsi ermetico di parole e musica. Le voci talvolta soft e all’apparenza dolci vengono poi alternate da boati ricreati da corde vocali incazzate. Soldati che scriveranno alle proprie mogli, disarmi e solitudini taciute sono gli argomenti che sgorgano come fiumi in piena da questo disco. Autosufficienza ,respiri, attimi di lucidità, uno scorrere del tempo veloce a volte ed esistenze autome che reclamano una vita normale. “Parlami ancora della tua rivoluzione”, espressione disarmante in pezzi come “Tank!” prende parte di un disco acerbo.
La realtà che obliterano come un biglietto solo andata e pullulante di cecità verso una felicità che non esiste. “Il sangue scorre vivo in noi” che connota di ribellione il pezzo “L’ultima volta” si tramuta in una sorta di speranza suicida in un pianeta in cui oramai si é perduta la fiducia in ogni forza. “Mi sono chiuso in quattro mura giù in città dove tutto non é mai abbastanza” e “Ordigni che trovo nella strada” sono parole chiave in “Vertigine”: un respiro che si spezza, un cuore che pompa, il sangue esplosivo di chi vuole andare oltre ai propri sogni quasi appena accennati,un salto nel vuoto per chi soffre di vertigini. “A Noi” é una canzone d’amore dalle insolite parvenze : la luna si fa da cupola agli amanti tra le lacrime. “Sono Satana in persona,vado in Chiesa ogni mattina e vi assolvo dai peccati col perdono che non ho” in “Aspettando Meteoriti” é affermazione forse un po’ bizzarra per i super religiosi,tabù.

Un mix di artificiosità musicale che provoca ebrezza allo stato puro e costringe gli ascoltatori a cogliere ciascun suono e ciascun urlo strozzato . E’ “10”,un disco traslato, imperdibile soprattutto dai giovani.

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