Il terzo album dei Guignol è l’episodio più rock’n roll della loro produzione discografica. Già dal titolo “Una risata ci seppellirà” lascia presagire un ricorso alle “armi” della satira e della parodia, unici strumenti utili a combattere la deriva umana e culturale che sempre più deturpano l’attuale contesto socio-politico nazionale.
Dieci canzoni che rotolano in libertà, senza aggiungere niente di nuovo, tra rock’n roll “italico”, reminescenze blues e lontani echi punk-rock rivisitati in “salsa italiana”: la giusta cornice a testi impegnati che galleggiano per tutta la durata del disco tra tonalità satiriche e parodie semi-serie della realtà.
Il tentativo è quello di “addolcire” una pillola fin troppo amara da digerire: un presente politico-sociale difficile da comprendere al pieno della sua traboccante drammaticità e culturalmente alla deriva.