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Tying Tiffany – People’s Temple

2010 - Trisol
electro

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Tracklist

1.3 circles
2.Storycide
3.Lost way
4.One breath (feat. Fè)
5.Still in my head
6.Miracle
7.Cecille (feat. Costanza)
8.Border line
9.Ghoul
10.Show me what you got

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Se non siete figli degli anni ’80 non lo potete capire. Se non conoscete almeno un po’ della storia degli adepti del Tempio e del loro santone è inutile sprecare tempo. Se non ve ne importa nulla di tutto questo e siete intenzionati solamente ad ascoltare le dieci tracce di questo terzo lavoro in LP della dj padovana allora non dovete attendere un attimo in più.

Questo People’s Temple è senza ombra di dubbio il suo lavoro più ragionato, il più maturo ed il più appropriato alle sue capacità vocali. Tying Tiffany è una bellissima ragazza con un corpo da sballo, è una Suicide Girl tutta italiana che si è prestata con grande successo e dedizione alla musica elettronica prima con l’ottimo esordio di Undercover, poi con il successivo Brain for breakfast e infine con questo People’s Temple che più di tutti rappresenta il salto di qualità della sua, fin qui, ottima carriera musicale. Non è in primo luogo per le tematiche che affronta, ma per la grande severità con la quale raccorda tutti i toni del disco senza mai staccarsi troppo dal quel retrò-noise che ha fatto la fortuna di un periodo di grande ispirazioni nella storia della musica. La commistione è egualmente suddivisa tra i toni dark dei Depeche Mode e le intuizioni violente della ritmica dell’electroclash anche se in tono minore e sempre accompagnato dalle cupe linee dei synth. La sua voce, una volta cantilenante al limite della sguaiatezza, anche se perfettamente funzionale alla sua musica in special modo su Brain for breakfast, ha assunto una specie di profondità che ha dell’onirico mantenendo, tuttavia, una temperatura altissima che così bene si confonde con i toni del disco. Una dimostrazione del tutto sta nell e bellissime trame di Storycide, ottimamente violentate da un urlo di protesta in stile punkette da centro sociale. Più di ogni altro brano è Still in my head a darci prova di come la nostra Tiff sia immersa completamente in un revival da brividi dietro la schiena pagando il giusto tributo alle ritmiche ipnotiche dei Joy Division, senza i quali gli anni ’80 sarebbero stati solo una visione alternativa e per nulla macabra della realtà. Intendiamoci, mettendola sotto questo punto di vista sembra che si tratti di un mero e semplice furto di sonorità da un periodo musicale che è morto appena all’alba degli anni novanta, ma in questi termini il discorso diventa riduttivo e non combacia con la reale dimensione di questo People’s Temple. A dispetto del passato i brani che più attirano l’attenzione sono piece come Border line, che sembra uscita da un film di fantascienza del periodo eGhoul, dalle grandi atmosfere e retto dal gemito quasi strozzato di Tiffany. Chi è affezionato al genere deve poter arrivare a questo People’s Temple, non c’è altra soluzione. Non stiamo qui a vaneggiare di incredibili apocalissi o di suicidi di massa per mettere fine alla sofferenza, non siamo lungimiranti come quel gran genio da due soldi di Jim Jones, siamo solamente affascinati dalla profondità delle cose fatte bene, delle produzioni ben riuscite e di tutto quello che ne consegue.

Sono mortalmente affascinato da Tying Tiffany, mortalmente! Lei è bella, brava e intelligente e voglio chiederle di uscire con me, lo devo fare! Aperitivo, cena e cinema, tutto pagato dal sottoscritto ovviamente, ma in cambio lei dovrà cantarmi in loop ogni singola parola di Miracle! non mi sembra una richiesta impossibile da soddisfare.

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