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Gaslight Anthem – American Slang

2010 - Side Of Dummy
alternative/rock/punk

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Tracklist

1. American Slang
2. Stay Lucky
3. Bring It On
4. The Diamond Church Street Choir
5. The Queen of Lower Chelsea
6. Orphans
7. Boxer
8. Old Haunts
9. The Spirit of Jazz
10. We Did It When We Were Young

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Se Dean, in “On the road” di Jack Kerouac era un tipo perfetto per un viaggio perchè nato letteralmente in strada, i Gaslight Anthem sono il gruppo perfetto per un viaggio lungo le autostrade di un’America che crede ancora ai grandi sogni, che gli anni duemila hanno quasi cancellato, facendo ritornare gli “american dreamer” con i piedi a terra e le finanze pure.
Ma Brian Fallon, cantante e chitarrista del quartetto del New Jersey è un sognatore incallito, lo si capisce ancora dai suoi testi, sempre infarciti di citazioni importanti, tanto da attirare l’attenzione del concittadino Bruce Springsteen che li ha presi in simpatia tessendone le lodi in pubblico e convinto di vedere in loro la sua giovane anima di rocker. Traghettati dal successo del precedente “The ’59 Sound”, i Gaslight Anthem con questo nuovo lavoro sono chiamati a confermare quanto di buono fatto in precedenza e in seconda battuta, non deludere il boss.
Lontani dall’essere degli innovatori, i Gaslight Anthem sono musicisti in grado di far coesistere l’immediatezza di certo punk-rock stradaiolo (i Social Distorsion tanto per intenderci) con lo spirito del vecchio rock’n’roll e la poesia urbana che anche altri loro contemporanei stanno portando avanti e mi vengono in mente Jesse Malin e Ryan Adams.
Canzoni che si perdeno dentro l’oscurità di città illuminate dalle luci colorate dalle insegne pubblicitarie al neon, lontane dalle metropoli odierne ma più vicine agli edifici dipinti nei quadri di Hopper come in The Diamond Church Street Choir che musicalmente si avvicina al Jersey sound del primo Springsteen, quello incoronato come “il futuro del rock” o come The Queen of Lower Chelsea legata ai Clash di London Calling. Clash citati anche in Boxer, andando a ripescare la loro Tommy gun.
Ricordi di amori romantici e melanconici affiorano in The spirit of jazz o nella notturna Bring it on. Amori vissuti dentro a città quasi deserte o sopra a vecchie macchine decapottabili ferme nei parcheggi di vecchi drive-in di periferia.

GaslightAnthem sono una giovane-vecchia band legata a quel working-class rock che cerca di parlare alle nuove generazioni usando un linguaggio dove speranza e romanticismo sono due parole con un significato ancora vivo e pulsante.
Anche se, a mio avviso, un gradino inferiore al precedente disco, questo American slang è un buon regalo di positività rock’n’oll.

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