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Denimor – Almost Fabulous

2010 - Autoproduzione
alternative/rock/circus

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Tracklist

1.Nice proposal
2.So easy, so tragic
3.Fabulous fantabulous
4.Prologue

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Se mai ci fosse il bisogno di rimarcare il fatto che la musica è arte, questo è uno dei pochi gruppi che potrebbe permettersi di farlo. I Denimor hanno la magica e a tratti decadente attitudine per far credere a chiunque che un sogno, un desiderio, un miraggio o un’illusione siano l’unico mondo reale possibile tra tutti quelli che visitiamo fantasticando con la mente.

Una profonda convinzione che deriva direttamente dal periodo glam, di riuscire a dare una fisionomia scenografica alla musica, è il viatico verso un’espressività quasi da manicomio e un talento tentacolare che stringe tra le sue spire sfaccettature differenti dell’intrattenimento mediatico. I Denimor, vera e propria bombola a gas inesplosa del panorama rock nostrano, sono la proiezione di tutti i desideri incondizionatamente belli, brutti, terribili, divertenti, angoscianti e magici di ognuno di noi, spinti nella più estrema teatralità, hanno il potere di rendere giustizia al termine entertainment. Di loro nulla rimane incompiuto, tutti i loro messaggi, le loro pantomime arrivano al pubblico senza alcuna riserva e se ci si riesce con le appena quattro canzoni contenute in questo Almost Fabulous può voler dire solo che ci troviamo di fronte ad un prodotto di grande qualità che dà un senso di preludio ad una più impegnata prova sulla lunga distanza. Se la linfa vitale dalla quale i Denimor prendono energia è quella del cinema, nutriti da grandi come Stanley KubrickDanny ElfmanQuentin Tarantino, è doveroso riconoscere come il tocco personale nelle scelte stilistiche sia evidente già dai primi minuti di Nice proposal, con quell’andamento simil-gitano e circense nei contorni, che ottimamente si presta alla limpida linea vocale di Mr. D. (cantante e proprietario del circo).
Pensare che questa band torinese sia nata nel 2005 sotto le influenze del punk californiano è pressoché impossibile alla luce di quello che si può ascoltare su questo lavoro e il tutto risulta ancora più difficile se si butta un orecchio sulle trame elettro di So easy so tragic che sfonda quasi i muri della dance dopo una intro sinfonica affidata al fraseggio degli archi. Non è un “one man show”, le combinazioni ritmiche in duetto tra Mr. O’Bannon(bassista e domatore eccentrico) e Mr. Mad (batterista e giocoliere matto) portano così lontano dai canoni punk che volendoli additare si può tranquillamente giocare e fantasticare nella terminologia portandoli sulla sponda di un “Circus-rock” dai movimenti vicini al sinphonyc-metal o al più puro glam.

Apprezzare questo gruppo significa assolutamente gustarne la dimensione live, che da semplice lavorio al mixer si trasforma in un vero e proprio spettacolo teatrale condito dalle esibizioni di funamboli, illusionisti, giocolieri ed equilibristi. Forse un appuntino critico lo si può muovere al titolo dell’EP, quel “quasi-favoloso” non centra in pieno il grande appeal che questi tre ragazzi torinesi mettono in mostra con la loro musica. Favoloso!

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