“Dei Cani” è il terzo album dei Non Voglio che Clara, gruppo bellunese di pop d’autore. L’album fa parte di quella grande categoria che si può definire con “non è il mio genere”, o al contrario “senti questi che secondo me ti piacciono”: sono insomma uno di quei gruppi che fanno pensare immediatamente ad altri, primi tra tutti i Baustelle, o a tratti Ivan Graziani.
Chitarre acustiche, pianoforte, qualche seconda voce femminile e una voce maschile di chi ne ha viste tante, scandiscono le tracce di quest’album dal titolo fantastico: “Dei Cani”. Senza tempi morti, cantato quasi nella sua totalità, potrebbe tranquillamente essere il disco di un cantautore malinconico, che al falò di ferragosto suona Gli anni dell’università e poi non si vede più per tutta la sera. Più o meno è questa l’atmosfera del cd, che tra accendini in aria e lacrimucce, lascia spazio anche a qualche immagine interessante, il che non è poco.
Non Voglio che Clara: un gruppo discreto, ma adatto preferibilmente ai cuori infranti rimasti a casa un sabato sera.