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Bibliophobia

Se Niente Importa – Perchè Mangiamo Gli Animali?, di Jonathan Safran Foer

Perché mangiamo gli animali?
Autore: Jonathan Safran Foer
Traduzione di Irene Abigail Piccinini
Pagg. 368
Guanda Editore
€ 18.00

Mio nonno è sopravvissuto alla guerra. Erano in tredici fratelli, nascosti tra i monti. Quando, da piccola, gli chiedevo cosa avesse significato per lui la guerra, lui, con gli occhi lucidi, rispondeva: «La fame». Ogni giorno, quando torno a casa, la prima cosa che mi chiede è se ho mangiato. Mia nonna prepara ogni pasto cibo per una persona in più. Dice: «Non si sa mai». Non prepara assolutamente in vista di un ospite immaginario. Prepara per l’ingrasso, il mio e quello della mia famiglia. «Se sei magro stai male», dice.

Siamo però davvero sicuri che il cibo che ogni giorno ci viene messo nel piatto sia buono? E che standard deve possedere un alimento per essere giudicato “buono”? Vi cibereste di qualcosa sapendo che è avvelenata, che vi ucciderà a poco a poco, che è a causa di malattie e dell’inquinamento globale?

“Se niente importa” è ultima fatica di Jonathan Safran Foer, già scrittore di “Ogni cosa è illuminata” [2002] (romanzo già famoso per l’omonimo film con Eugene Hütz e gli altri Gogol Bordello) e “Molto forte, incredibilmente vicino” [2005].
Questo saggio è la realizzazione dei nostri più peggiori incubi culinari.
Safran Foer
, diventato padre, vuole capire cosa si nasconde dietro al mondo della carne. Indaga nel mondo della zootecnia, letteralmente “la scienza dell’allevamento degli animali”. Ciò che essa è diventata. La sua trasformazione a partire dagli anni ’40.

Secondo il suo resoconto, dati alla mano, dietro alla carne che ci viene venduta ogni giorno come deliziosa c’è tutto un universo di violenza. Racconta minuziosamente tutto il percorso che gli animali fanno prima di essere serviti: dalla selezione genetica (allo scopo di trovare la migliore razza da macellazione e con gli evidenti problemi che possono nascere dall’incrocio di animali con tare simili), alla reclusione in gabbie di dimensioni improponibili, all’addizione di antibiotici e ormoni nel loro rancio, alla loro umile fine, spinti all’interno di un impianto di macellazione in cui probabilmente saranno scuoiati ancora vivi. E non va certo meglio per la fauna ittica.
Quanto raccontato non accade solo per la carne che finirà nelle grandi catene dei fast food, ma a tutti i livelli di produzione. Questa carne, che prima apparteneva ad un animale che ha subito le più peggiori violenze, arriva anche nel nostro piatto. Questa carne finisce insomma nel piatto dei nostri figli.
Al contrario di quanto possa sembrare, questo libro non vuole convincere nessuno ad essere vegetariano o vegano: ci sono tanti modi di dire no al sistema, a questo sistema. Ma Jonathan Safran Foer attraverso questo saggio, una riflessione a 360 gradi, tra economia, scienza, filosofia e politica.

L’autore vuole darci gli strumenti per capire (cosa non da poco).
Chi leggerà questo libro conoscerà una parte delle atrocità a cui gli uomini si costringono per denaro, le conseguenze di questi comportamenti. Ad ogni lettore resterà, come sempre, l’ardua sentenza.

a cura di Gloria Brusamento

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