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Feist – Look At What The Light Did Now

2010 - Universal
pop/rock

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Tracklist

1.Look at what the light did now
2.Limit to your love
3.When I was a young girl
4.My moon my man
5.Secret heart
6.Strangers
7.So sorry
8.Where can I go without you?
9.Intuition
10.The water
11.Sea lion woman
12.1234
13.Look at what the light did now

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Look At The What The Light Did Now è un film-documento che racchiude e descrive quasi quattro anni della vita artistica di Leslie Feist.
Grazie alla cinepresa attenta ma non invadente di Anthony Seck, Look At What The Light Did Now è una creatura ibrida, sospesa tra pellicola e musica: un racconto che ha inizio con il making-of di The Reminder, ultimo album uscito nel 2007 (nominato ai Grammy), che prosegue poi verso un tour mondiale e una lunga serie di situazioni musicali e collaborazioni varie, tra cui i Wilco e Jamie Lidell, per ricordarne qualcuna.
Dalla scena indie canadese fino al successo internazionale ottenuto proprio grazie a The Reminder, Look At What The Light Did Now rappresenta una panoramica che segue dentro e fuori il cambiamento della cantautrice, attraverso performance dal vivo, interviste nei backstage e filmati girati in un casolare in Francia, trasformato in studio di registrazione, dove Feist ha inciso i suoi ultimi album. Il tutto accompagnato da un cd bonus, fatto da tredici canzoni che spaziano tra inedite interpretazioni live, cover dei suoi stessi brani eseguite da amici e collaboratori, tra i quali il già citato Jamie Lidell e Chilly Gonzalez, da sempre amico e suo partner artistico, e un duetto con Little Wings, autore dell’omonimo pezzo “Look At What The Light Did Now”.

L’album si apre, appunto, con una versione solista di questa canzone, eseguita da Feist con il solo accompagnamento della chitarra acustica, seguita poi dall’avvolgente performance di “Limit to your love”; l’atmosfera calda e intimista prosegue sulle note di “When I was a young girl” e con il crescendo di “My moon my man”, una leggera ballata rock.
La successiva “Secret Heart”, cover del songwriter canadese Ron Sexsmith, è un altro pezzo essenziale che tuttavia nasconde dietro alla sua vulnerabilità chitarre più taglienti e suoni synth; “So Sorry” si distingue con il suo delicato incedere acustico, e mostra la grande capacità espressiva di Feist quando si tratta di costruire perle di pop elegante e introspettivo. “Intuition” è un’altra performance fragile e sussurrata, come anche “The Water”, arricchita però dalle note del pianoforte; “Sea Lion Woman” mostra ancora come la cantautrice Feist sia anche capace di dirigersi verso i territori del pop più colto, in una riuscita cover/variazione di quella che fu la “See Line Woman” dell’immensa Nina Simone.

A chiudere il cerchio, ritorna “Look At What The Light Did Now”, eseguita stavolta insieme a Little Wings, quasi come se Feist avesse voluto salutare l’ascoltatore/spettatore, giunto alla fine del suo viaggio musicale. Si chiude il sipario su questo film/album intensamente poetico, un mosaico artistico costruito soprattutto sulle impressioni e sulle collaborazioni di coloro che la cantautrice chiama i suoi “amplificatori”, dal fotografo al regista, dai coreografi ai musicisti, in una parola, tutto l’universo Feist.

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