I Subsonica, per i pochi che ancora non se ne fossero accorti, sono una delle band italiane più popolari e amate. Liberatosi dall’etichetta “alternativa” il gruppo è cresciuto fino a rappresentare una splendida anomalia: una band che sa tenere un piede nel mainstream pop senza abbandonare la concretezza e l’energia del rock alternativo. Trasformarsi senza perdere le proprie radici.
Più delle parole contano i fatti: Istrice, il primo singolo estratto dall’album, rimane uno dei brani più trasmessi da tutte le radio italiane da più di tre mesi a questa parte. Il loro tour, partito da Pordenone il 31 marzo, sta collezionando un sold out dopo l’altro; sotto il palco non si vedono solo i fan della prima ora ma tanti ragazzi giovanissimi che conoscono a memoria tutti i brani, una garanzia di longevità.
Un successo trasversale, che va attribuito anche al modo diverso della band di rapportarsi con il proprio pubblico, soprattutto attraverso la tecnologia: ogni “azione” sul loro sito o su Facebook viene accolta da migliaia di click e Like.
Non avranno “bissato” Microchip Emozionale – come dicono in Benzina Ogoshi – ma sono andati oltre, portandosi dietro il loro pubblico e raccogliendo sempre nuovi consensi.
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