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Meat Puppets – Lollipop

2011 - Megaforce
rock/alternative

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Tracklist

1.Incomplete
2.Orange
3.Shave It
4.Baby Don't
5.Hour Of The Idiot
6.Lantern
7.Town
8.Damn Thing
9.Amazing
10.Way That It Are
11.Vile
12.The Spider And The Spaceship

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Consegnati agli annali i dischi che hanno fatto la storia del rock alternativo ed indipendente  americano negli anni ottanta, assaporata, per poco tempo, la fama negli anni novanta, grazie alla pubblicità fatta loro da Kurt Cobain e i suoi Nirvana, i Meat Puppets si stanno godendo in assoluta spensieratezza questa seconda fase della loro carriera, ripartita dopo la reunion del 2007 e le disgrazie del loro leader e cantante Curt Kirkwood.

E’ sempre stato difficile collocare i Meat Puppets sotto una etichetta, partiti dal punk/hardcore, hanno saputo influenzare la generazione grunge (nella storia rimarrà la loro partecipazione al “MTV unplugged in New York” dei Nirvana) e dai gruppi di Seattle trarre anche  nuova linfa vitale, sono passati ad una major, loro gruppo indie per eccellenza, senza mai staccarsi dalle loro radici musicali fatte di rock’n’roll, folk e country.
Se cercate la ribellione dei vecchi dischi, cercate nel loro passato, perchè questo è un disco dove la melodia regna sovrana, la leggerezza e la distensione fa capolino in tutte le tracce. L’elettricità viene smorzata a favore di un appeal da gruppo che non ha più nulla da dimostrare, ma che vuole solamente suonare per divertirsi e divertire, quasi da gruppo in vacanza. Rimangono l testi surreali di Curt Kirkwood, la sua chitarra e la sua voce sempre più pulita e melodica, il basso del fratello Cris e la batteria del nuovo Shandon Sahm.
Entrati nell’ottica di questo disco, ciò che sorprende è il facile ascolto e l’immediatezza delle canzoni. Sia che si tratti della solarità reggae di Shave it, o della country music in diverse forme, mischiata con il rockabilly in Baby don’t, del country/folk rilassato e solare da west coast ’70 di Lantern, Amazing e Town o del country scollacciato e divertente della finale The Spider and the spaceship, i Meat Puppets sono credibili e comunque fuori dalla norma.
Deboli rimasugli di tracce punk-elettriche escono dalla visionaria e schizzata Vile, dove si può ancora trovare  la chitarra psichedelica di Kirkwood nel finale. La circolarità grunge-rock di Way that it are e Hour of the idiot, con il suo acido riff che profuma di oriente e le iniziali Incomplete e Orange che sono le tracce più rock di un disco godibile e divertente, suonato con mestiere da chi la rivoluzione l’ha già fatta e si sta godendo la vecchiaia artistica in santa pace e incurante delle critiche che sicuramente arriveranno a tempestare questa nuova uscita.

Attenzione, però, a non svegliare il can che dorme, i Meat Puppets potrebbero sorprenderci ancora, prossimamente.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=wY891EzkAGA[/youtube]

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