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Il Venerdì

Il Venerdì di ImpattoSonoro #30: 10 dischi per il mese di maggio

Si indicizza, e continuerà ad indicizzarsi questa cosmica rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perchè dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di maggio e top ten senza top.
A cura di Fabio Gallato e Vincenzo Lombino.

L’altro giorno stavamo guardando quel video bellissimo in cui c’è Vasco che per dieci minuti dieci canta “più giù, più su”. Oltre al sangue dal naso al minuto 5.28, ci ha preso pure una bella idea, o almeno un’idea che per una settimana ci distoglierà dai brutti pensieri, tipo Red Ronnie o la pensione minima.
Vi presenteremo i dieci dischi del mese, nell’ultimo venerdì di ogni mese.
I dieci dischi più importanti, più curiosi, più belli, più brutti, più innovativi o più inutili.
Giudizi tanto superflui quanto sindacabili.
Magari ci si stanca prima del 24 giugno, ma intanto eccoci qua.
Buon ascolto.

Dj Shadow – I Gotta Rokk
Non avessimo grossi problemi di cervicale staremmo tutti agitando il capoccione al ritmo tamarro di “I Gotta Rock”. Lo facciamo col cuore, Dj Shadow è uno giusto, puzza di genio come pochi altri se lo ascoltate potete sempre dire “è il miglior dj del mondo” senza passare per sfigati.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=JREAeD_BXbo[/youtube]

Okkervil River – I Am Very Far
“Ho tentato di rifiutare l’idea di scrivere in maniera cerebrale, per cercare di scrivere in maniera intuitiva o emozionale”, dice Will Sheff. Il suo cervello dev’essere qualcosa di molto complesso a giudicare dalla pomposità di tutti i brani di questo nuovo capitolo degli Okkervil River, disco che dividerà fans e critica, ma che segna sicuramente un importante passo in avanti. Ci piace.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=iHaCtxW6Vv8[/youtube]

Lady Gaga – Born This Way
Che si vesta da santa o da puttana, che vi faccia schifo o meno, il mondo del pop odierno è sua competenza. Sullo sfondo di un continuo e cosciente sguardo al passato, in un mix sfrontato ed efficace di baracconate cicconiane e marketing virale, Michael Jackson è morto e la sola e unica star del pop è Lady Gaga.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=wagn8Wrmzuc[/youtube]

Beastie Boys – Hot Sauce Committe Pt.2
L’esistenza dei Beastie Boys, per chi non lo sapesse, è strettamente collegata con il fatto che qualsiasi cosa si mettano in testa di fare, la fanno meglio di chiunque altro.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WdgLMslbDuY[/youtube]

Thurston Moore – Demolished Thoughts
Prendetelo come fosse un’ipotetica versione acustica dei Sonic Youth, prendetelo come un meritato tributo a se stesso da parte del più valoroso paladino del noise e dell’hardcore made in U.S.A., prendetelo come una lezione di stile e di vita a qualche abbondante decina di mezze seghe ed emulatori di basso rango, questo disco di Thurston Moore è una delizia fuori dal comune.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5wllPXb4lkI[/youtube]

Gazebo Penguins – Legna
“Legna” è cantato in italiano perchè è così che dev’essere, è così che si deve cantare, tutti insieme, in un abbraccio collettivo, stretto, vero e sincero, appena fuori lo stand della tigella o la balera tristurbana dei giovani del Pd alla festa dell’Unità di Bologna, oppure da soli, nella propria camera o nella propria auto o dove capita, ad abbracciare con ritrovata convinzione la propria top 5 dei momenti di vita vissuta, di oggi e ieri che sia, fino a sentirsi una persona un pochino migliore. Da amare alla follia prima che questa nuova ondata di emo-core in carta carbone vi stanchi di nuovo.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_BDeesX49vk[/youtube]

And So I Watch You From Afar – Gangs
Ultimamente i gruppi post rock con nomi lunghi e vengono da qualche territorio casuale del Regno Unito ci provocano orticaria e crisi di panico miste a dissenteria. Gli And So I Watch You From Afar ci provocano invece un’erezione.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=E0fZRo0AU7Y[/youtube]

Alessi’s Ark – Time Travel
Ci avevan detto fosse la nuova Joanna Newsom ci aspettavamo già un rispettabilissimo mattone sul basso ventre. Invece “Time Travel” di Alessi’s Ark, ossia la londinese Alessi Laurent-Marke, è un disco sorprendente, leggero e godibilissimo, tra Joan As A Police Woman, Emiliana Torrini, Norah Jones e tutta un’altra sfilza di brave e belle cantautrici.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=EkN7ib3Brkg[/youtube]

Chad Vangaalen – Diaper Island
Chad Vangaalen è un nerd canadese d’altri tempi, indossa camice di flanella, compone dischi folk dei quali suona tutti gli strumenti (molti dei quali costruiti di proprio pugno con strani aggeggi), cura l’artwork e va molto fiero. “Diaper Island” è il suo quarto lavoro, esce per Sub Pop ed è bello.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8jv2IWh3NQ4[/youtube]

Gang Gang Dance – Eye Contact
Il quinto gradino di una scala verso lo status di entità di culto e poco più, i Gang Gang Dance stanno scrivendo la storia del progressive negli anni zero senza che nessuno ci faccia caso.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2R7k1_kOqvk[/youtube]

 

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