Se pensate che oggi come oggi sia di una noia mortale formare un gruppo punk è probabile che non vi sia mai capitato di ascoltare neanche l’ombra di un brano di un qualsiasi disco de Gli Impossibili.
Un gruppo che può, a ragione, pretendere l’aura di pionieri nostrani della rinascita del punk è arrivato con questo Senza Ritorno all’ennesima prova di grande carattere e qualità. Nulla si è perso. I lineamenti melodici dell’evoluzione mondiale del genere più sporco e rudivo sono assolutamente di livello e costruiti con applicazione “scolastica” dal terzetto lombardo. L’ennesima prova in autoproduzione, dopo il precedente EP, Alcol e furore, datato 2008, riempie il lavoro di personalità ed esperienza e quantifica con esatta precisione le grandi capacità di Araya (voce, chitarra), Ale (basso, cori) e Davide (batteria) che, nella più classica delle impostazioni, coltivano attraverso il tradizionalismo e la “conformità” un nuovo sentiero per chi, nel buio assoluto della musica rock italiana, cerca una fioca indicazione per la retta via. Temi leggeri per il trittico dedicato alla donna, con Laura, Ilaria e Alice ed un più classico mood impegnato in brani come No-nazi. L’ormai defunto alito punk che per un breve periodo (sull’onda del fenomeno Green Day) invase il nostro paese è fossilizzato e conservato benissimo nei tredici brani di quest’album e una volta di più dimostra, attraverso un amarcord davvero ben riuscito, come eravamo, cosa facevamo e cosa odiavamo quando “eravamo punk”. Piazzato su di un comodino, su un tre piedi da museo o più semplicemente in un lettore cd può dare il senso ad una giornata nostalgica nel ricordo di un piccolo momento fantastico che coinvolse il mondo della musica e che ha prodotto più di un “campione del botteghino”. Brezza finale, la cover di Voglio vederti danzare di Battiato che, fa scivolare l’ascoltatore ancor più indietro nel tempo e raccoglie davvero tanti applausi prima della chiusura del sipario.
Gli Impossibili da diciassette anni detengono un record più che invidiabile e ne riconfermano il valore con questo Senza Ritorno, se sentite la mancanza del punk come l’assenza di un pollice opponibile allora avete trovato la cura e il sollievo. Correte a prendere il nuovo disco de Gli Impossibili e pensate e ripensate a quando anche voi “eravate punk”.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Ci-tABDmnPE[/youtube]