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Owl City – All Things Bright And Beautiful

2011 - Universal Republic
pop/electro

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Tracklist

1.The real world 2.Deer in the highlights 3.Angels 4.Dreams don't turn to dust 5.Honey and the bee 6.Kamikaze 7.January 28, 1986 8.Galaxies 9.Hospital flowers 10.Alligator sky ft. Shawn Chrystopher 11.The yacht club 12.Plant life 13.Alligator sky 14.How i became the sea 15.Shy Violet

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Il semplice e inqualificabile acume tecnico di chi lavora nel mercato discografico si è spento per l’ennesima volta per fare spazio alla ” quantificazione”. Parlare di Owl City e di questo strampalato progetto nato nelle pagine più oscure di internet (più precisamente da Myspace, prima che fosse venduto per trenta denari) è un rammarico troppo grande.

Capita poche volte che io mi veda costretto a stroncare un disco. La musica, l’arte, difficilmente può considerarsi “brutta” e al limite la si può vedere come indigesta, insopportabile o inappropriata, eppure questo All Things Bright And Beautiful merita quello che merita ogni singola macchia di sporco su una maglietta: di essere lavata via! Nato nel 2007 dalla mente creativa dell’ennesimo bambinetto annoiato dallo skateboard, Owl City è un progetto pop elettronico accoppiato a quella classica vocetta che farebbe venire l’orticaria anche al più indie dei depressi e che non introduce o produce nulla sotto ogni punto di vista, se non una serie di ritmi sintetici e giochetti melodici da quinta elementare. Un buco nero nella galassia musicale che è ormai arrivato a risucchiare tutto quello che ogni critico musicale può, a ragione, arrivare a definire decente. Quindici (e dico quindici!) brani senza un colore e una forma composti in prima persona dal signorino Adam Young, dal suo synth e dal suo Macintosh. Questo stronzo, letteralmente, guadagnerà più di quanto voi possiate fare in tre o quattro vite intere di sacrifici e di contributi e vi guarderà per strada, mentre porgete volantini a persone totalmente disinteressate e superimpegnate, con la faccia di quello che ne sa una più del diavolo. Parlerà con i propri amici di quanto siano ridicoli i suoi colleghi che hanno il doppio del suo talento e la metà del suo ingaggio e si intratterà con i propri fans concedendo foto e firmando autografi ad una carovana di mignotte impazzite direttamente uscite dalle pagine più ignominiose di Cioè.

La verità è che, alla fine, le vittime di tutto questo affare sono i prossimi; cioè quelli che, ascoltando All Things Bright And Beautiful, sceglieranno di emulare questo giovanotto. Se avete a cuore il futuro della musica e, magari guardando con un occhi più lungimirante, quello del mondo fate come me, non date il minimo spazio al più piccolo orpello synth contenuto in questa fossa biologica che è All Things Bright And Beautiful, cancellate tutto dalla vostra mente e ascoltate qualcos’altro, qualsiasi altra cosa che vi faccia dimenticare immediatamente tutto questo. Fatelo per voi, per i vostri figli e per i figli dei vostri figli.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9l5yajhtPk4[/youtube]

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