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Piccoli Omicidi – Ad Un Centimetro Dal Suolo

2011 - Still Fizzy Records
pop/rock/alternative

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Tracklist

1.Fino Alla Fine Del Mondo
2.Il Paese Degli Idioti
3.Spine
4.Le Notti Bianche
5.La Canzone Del Partigiano
6.Vedrai Vedrai
7.Il Mondo Rosa
8.Vietato L’accesso
9.B.
10.Vivo Da Poco
11.Va Giù

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Il 21 novembre 2011 esce sotto “Still Fizzy Records” il primo disco dei Piccoli Omicidi dal titolo “Ad un Centimetro del suolo”. Il progetto che verte tra il rock e il pop ha come base operativa Reggio Emilia. Anche se nati nel lontano 2005, il loro primo disco esce solo ora. Dal vivo hanno aperto i concerti di Paolo Benvegnù, Verdena, Modena City Ramblers e tanti altri.

Ogni traccia racconta un piccolo omicidio. Usando le parole dello scrittore Michael Connelly si può affermare che “quasi tutti gli omicidi sono piccoli omicidi. È così che li chiamiamo noi dei giornali. Il loro effetto sul pubblico è limitato, la loro presa sull’immaginazione è di breve durata. Ottengono pochi paragrafi nelle pagine interne, sepolti nel giornale come le loro vittime lo sono nel terreno”. Con “Ad un centimetro dal suolo” assistiamo alla raccolta di undici vicende dimenticate dalla storia o peggio ancora volutamente nascoste in un armadio pieno di scheletri. Storie viste dal basso dove le tematiche comprendono dai tormenti personali come in “Le notti bianche” (assolutamente la migliore del disco) o in “Vedrai, vedrai” (riuscitissima cover del brano di Luigi Tenco) fino alle tragedie nazionali come in “Va giù”. La cosa curiosa è che i Piccoli Omicidi sono il secondo gruppo degli anni zero di Reggio Emilia che parlano della tragedia del Vajont. Il primo furono gli Albireon. Da questa prima descrizione si percepisce che questo primo lavoro dei Piccoli Omicidi è un lavoro raffinato e di altissima qualità sia nei testi sia negli arrangiamenti. C’è la voglia di fare un concept immaginario raccogliendo storie, cover, fatti di cronaca e narrarli con uno stile unico. La classe di avere uno slancio sociale non banale che riesce a toccare i sentimenti e il cuore. Ma soprattutto a fare riflettere. Tutto questo cercando parole e immaginari nuovi. Musicalmente si potrebbero rapportare a grandi gruppi degli anni ’90 come Afterhours, Perturbazione, Timoria e Negrita ma il loro sapiente uso delle parole delle note li rende figli di una grande tradizione e non dei semplici cloni. Inoltre questo “Ad un centimetro dal suolo” presenta inoltre qualche esperimento che svincola l’idea del progetto originario come la frizzantissima “Il mondo rosa” o l’incazzata “B”. Canzoni che riescono a strappare un piacevole sorriso. Questo è il quadro complessivo del disco.

Arrivati alla fine del mondo, i Piccoli Omicidi esordiscono con un album di qualità elevatissima con temi forti e una musicalità soffice e convincente. Assolutamente da comprare e supportare. Il produttore del disco, Paolo Benvegnù, come sempre ci ha visto giusto.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ekiHYhSa4tA[/youtube]

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