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99 Posse – Cattivi Guagliuni

2011 - Artist First
hip-hop

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Tracklist

1. Cattivi Guagliuni
2. University Of Secondigliano
3. Canto Pe' Dispietto
4. La Paranza Di San Precario
5. Italia Spa
6. Vilipendio
7. Yes Weekend
8. Tarantelle Pe' Campà
9. Morire Tutti I Giorni
10. Antifa 2.0
11. Resto Umano
12. Confusione Totale
13. Mò Basta
14. Mai Più Sarò Saggio
15. Penso Che Me Ne Andrò

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“Potere alla parola” cantava un fresco e poco compreso Frankie Hi-NRG molti anni fa: ne sono passati di anni, tante cose sono cambiate affinchè tutto potesse rimanere pressoché stabile, altre proprio non sono state scalfite da alcun mutamento, così oggi ci ritroviamo sempre con le solite pezze al culo, se non addirittura peggio.

Si sa, gli amici si vedono nel momento del bisogno, e non è un caso che i 99 Posse, dopo dieci anni dal loro ultimo album, abbiano scelto proprio questi tempi (che “rischiano” di rimanere storici) per il loro ritorno sulla scena.
Un’urgenza creativa che pone le sue radici sulla straordinarietà del momento che stiamo vivendo, qualcosa inizia a bollire in pentola anche nel nostro anestetizzato paese (volutamente con la “p” minuscola), e forse i 99 Posse hanno capito che non se ne potevano stare zitti in un angolo ad osservare.
A Zulù bisogna riconoscere di essere sempre stato un grande paroliere: i testi affilati delle sue canzoni escono acuminati dalla sua bocca e centrano sempre il bersaglio, offrendosi come utile detonatore per la rabbia che in molti stanno covando, da anni, in un angolo più o meno nascosto della loro anima.
Sarebbe inutile, se non riduttivo, parlare di quanto i 99 Posse riescano a “filtrare” i loro messaggi rendendoli fruibili anche ai più giovani attraverso vari generi musicali (si va dal Reggae della title track, ai suoni Nu Disco di “Confusione totale”, al Raggamuffin di “Tarantelle pe’ campà” e l’Hip hop di “Morire tutti i giorni”).
Quando sono di scena i 99 Posse la musica è una semplice cornice che rende più digeribile (e a volte pure ironico) il messaggio: mai banali e più che mai attuali, le parole di Zulù riescono ancora una volta a fotografare l’istante in modo preciso e rabbioso, confermando la tipica miscela di attivismo, dissacrazione e l’alta carica emotiva degli esordi.
”Canto pe’dispietto” elargisce a piene mani stilettate al vetriolo e dettagli auto-biografici, “Cattivi guaglioni” (arricchita dal tanto chiacchierato video ideato dal maestro Abel Ferrara) dona un’anima ai tanti emarginati che sono costretti ogni giorno a scendere a patti con gli errori del passato, “Italia Spa” è un irriverente e quanto mai veritiero manifesto del nostro tanto amato Belpaese, “Resto Umano” rende infine omaggio alla figura di Vittorio Arrigoni, uno di quegli eroi moderni che vivono e lavorano al servizio della verità, e poi miseramente muoiono nell’indifferenza generale.

Il ritorno dei 99 Posse arriva in grande stile proprio nel momento in cui se ne sentiva forte il bisogno.
Potere alla parola, potere al rumore.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=KrMXVrczs4E&ob=av2e[/youtube]

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