Canticchia, e continuerà a canticchiare questa cinguettante rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perché dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di procreazione, cultura e delle migliori canzoni del 2011.
Il Venerdì di Impattosonoro si contraddistingue sempre per i suoi titoli concisi e poco criptici, forse l’avrete già notato, ma questa nostra rubrica si ispira alle opere di una grande maestra ed artista italiana: Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich. Per gli amici Lina. Una vita passata a cercare di curare la sua hippopotomonstrosesquipedaliofobia* – proveniente direttamente, si presume, dall’ansia di dover firmare per esteso le carte burocratiche – che a quanto pare ha colpito anche noi.
Tornando a noi, per quanto riguarda la procreazione e la cultura ha già detto tutto Camillo Langone su Libero, quindi in questo venerdì per una volta ci occuperemo di musica e soprattutto della nostra battaglia per portare lo shower-core ai primi posti della classifica musicale più prestigiosa: quella di AcquaRock.
Lo shower-core è il genere musicale che vanta più solisti in assoluto: chi non ha cantato almeno una volta sotto la doccia? Nonostante ciò è stato snobbato dalla critica musicale che si è occupata di altri momenti tipici della vita quotidiana di un uomo: ad esempio il guardarsi le scarpe.
I nostri redattori – che sono grandi amanti dell’igiene personale – hanno scelto le loro canzoni del 2011. Le loro preferite, quelle che hanno ascoltato all’infinito – finché non sono rimaste nei loro cuori – e quelle che probabilmente hanno cantato almeno una volta sotto la doccia.
* l’hippopotomonstrosesquipedaliofobia esiste per davvero – non vi prendiamo per il culo – ed è la fobia per le parole lunghe.