Dopo aver dato alla luce un Ep e coverizzato per il cantanovanta la serenata rap di Jovanotti, torna sulla scena il progetto L’Orso.Frizzanti sonorità pop che mischiate ad un folk autunnale, creano a “La Provincia Ep”.
La Provincia è un piccolo ma gustoso EP del trio composto da Mattia, Tommaso e Christian. Cinque canzoni che sanno di autunno e che sembrano fatte su misura per questi pazzi mesi di fine duemilaeundici. Un autunno che ha assunto tanti colori: dai toni forti della tarda estate e di un ottobre dove i colori più rossi hanno preso il sopravvento, ridonando alle città uno strano clima frizzantino, fino al freddo e lapidario gelo dei primi giorni di dicembre dove il giallo fa da padrone. In mezzo la provincia e una macchina da scrivere. Possiamo pensare a Ivrea, piccolo capoluogo del potere di Mr Olivetti, dove una volta le “lettere 22” venivano prodotte in quantità industriali, rendendo quel piccolo posto qualcosa di grosso e storico. E possiamo mischare questa visione ad un oggi dove rimane solo la crisi e una provincia piena di problemi. In mezzo a questa situazione, su un asso immaginario “piemonte-lombardo”, si muovono le storie raccontate da L’Orso. Queste vicende vengono narrate in modo molto piacevole grazie ad un buon livello compositivo: come non poter citare i testi di “Avere vent’anni” o di “Invitami per un tè”?!? Alle parole si affaccia una musicalità efficace che accompagna le parole e le riesce a enfatizzazare spesso con notevole successo. Quando i Beirut si riproducono con un giovane Max Pezzali, nasce L’Orso. “La Provincia” è un Ep di alto livello come il precedente “L’adolescente” ma non vuole essere solo un semplice bis: in quest’ultimo parto vi è una cura maggiore della produzione si ha la levigazione di qualche piccolo difetto che rende il prodotto finale ancora più genuino e migliore che mai.
“La Provincia Ep” è la prova del nove di un progetto che ha ormai basi fondate e stabili per realizzare a un long playing. Sonorità e testi che assumono il sapore dell’autunno ed esplodono in un’orgia di mille colori. I kamikaze musicali di questo tardo autunno.