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Le Luci Della Centrale Elettrica – C’eravamo Abbastanza Amati

2011 - La Tempesta Dischi/XL
songwriter

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Tracklist

1. C'eravamo Abbastanza Amati
2. Summer On A Solitary Beach
3. Emilia Paranoica
4. Dolce Amore Di Bahia
5. L'amore Ai Tempi Dei Metalmeccanici (Versione Con Vista Dai Tetti)
6. Un Campo Lungo Cinematrogafico (Live Con Rachele Bastreghi)
7. Oceano Gomma (Live Con Manuel Agnelli)
8. Piromani (Live)

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C’è molto su cui disquisire: il nuovo EP de Le Luci Della Centrale Elettrica, “C’eravamo Abbastanza Amati”, da una parte sembra un buon prodotto, in cui Brondi ci racconta la sua storia e ci offre una sua “biografia musicale”; dall’altra, spicca, però, quel leggero retrogusto amarognolo di flop discografico, che rischia di rovinare il tutto.

Vasco jr., ci sei piaciuto così tanto con “Canzoni Da Spiaggia Deturpata”: un esordio sorprendente, che ha colto tutti in contropiede, lasciando critici e fans a bocca aperta. Con “Per Ora Noi La Chiameremo Felicità” hai coronato un buon inizio, sfornando canzoni validissime e testi degni del miglior Vasco Brondi. Con il nuovo EP, però, hai rischiato grosso. Forse l’idea delle cover ci ha un po’ illuso: nel momento in cui tutti gli occhi (o meglio, le orecchie) sono puntati tutti su di te, in cui devi dimostrarci la tua innate capacità di cantautore e far esplodere la tua vena creativa, proprio quando fans e critici si aspettano nuovi inediti in cui spalmare a puntino tutta la tua bravura musicale, ci offri un EP di 8 tracce, tra “cover” e esibizioni live e un solo inedito. Forse è questa l’unica pecca della nuova fatica del cantautore ferrarese. Non che sia un totale disastro, ma si sa, in Italia di questi tempi c’è crisi, e la crisi sta rapidamente infettando anche il settore musicale. C’è sempre spazio per un paio di cover, in un EP: fa anche molto piacere ascoltare le diverse interpretazioni che, un artista poliedrico come Vasco Brondi sa tirare fuori dal cilindro. Ma riempire un CD di cover con i tempi che corrono è rischiare la propria credibilità. Se non possiamo puntare su artisti come Vasco Brondi, sulle sue idee, ma soprattutto sui suoi testi, non ci rimane che riempire i nostri iPod con la discografia di Laura Pausini e dedicarsi le canzoni di Eros Ramazzotti (con rispetto parlando).
C’è da ammettere, però, che non è un EP facile da ascoltare: forse richiede svariati ascolti, proprio perché, dal principio non si riesce a capire bene, se “C’eravamo Abbastanza Amati” è cosa buona e giusta, oppure rappresenta una semplice trovata commerciale. Ma alla fine si sa, nelle storie a lieto fine, trionfano sempre i buoni e i giusti e Vasco Brondi potrebbe essere il Cappuccetto Rosso della situazione.
C’è da ricordare che non sempre scegliendo delle cover di classe, dei veri cult della storia della musica si riesce a colpire a pieno l’ascoltatore: ci ha preso di “striscio”, ci ha sfiorato con “Emilia Paranoica” (CCCP: Fedeli alla Linea) e “Dolce Amore del Bahia” (De Gregori). Con “Summer On A Solitary Beach” (Battiato) ha raddrizzato un po’ la mira e ha quasi centrato il bersaglio, che però, nell’EP non è mai stato preso in pieno. Se l’è un po’ cercata con la collaborazione con Manuel Agnelli in “Oceano Di Gomma” (Afterhours): spiccare più di Agnelli, in una canzone di Agnelli, non è umanamente possibile. Ma nonostante ciò, Brondi la sua bella figura l’ha fatta.
“C’eravamo Abbastanza Amati”
, unico inedito dell’EP, ci dà grande speranza per il futuro de Le Luci Della Centrale Elettrica: è una pacca sulla spalla che ci conforta e ci dice che il vero Vasco Brondi c’è, ma non si vede. Non per chissà quali geometrie musicali del pezzo, ma come sempre, per le sua abilità di paroliere, unica nel suo genere.

Infine, l’ultima lancia da spezzare in favore del cantautore di Ferrara: ci ha sorpreso di nuovo, è riuscito a spiazzarci (anche se non totalmente in positivo) quasi meglio di Roberto Baggio dei tempi d’oro. E quindi, caro Vasco, noi t’aspettiamo più loquace che mai, ma tu non ci deludere, perché mi sei sempre piaciuto, anche se “non ci ho mai capito un cazzo dei tuoi discorsi”.
Con affetto, un tuo fan.

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