Ai fiorentini Walking The Cow il pop piace farlo strano.
D’altronde da un gruppo che sceglie la propria ragione sociale dal titolo di una canzone di quell’eroe off che risponde al nome di Daniel Johnston, cosa potevamo aspettarci? Folk Pop storto come i piedi di un qualsiasi rozzissimo difensore di terza categoria. Storto sì, ma niente affatto rozzo il sound che esce dalle casse ascoltando questo Monsters Are Easy To Draw – debutto uscito proprio questi giorni per l’altrettanto neonata label White Birch Records): anzi, l’impasto sonoro architettato dai cinque denota una raffinata capacità di scrittura ed un altrettanto elaborato gusto per gli arrangiamenti. Niente è lasciato al caso, sia quando si da più spazio alla melodia aperta di Rorschach Hands e Summer Dress, delicate folk songs impreziosite dalla bella voce della cantante Michelle Davis, sia quando si tenta – con successo – un approccio più blues e crepuscolare come nella title track o nella desertica e fumosissima Sweetheart, cantate entrambe con voce da crooner da Paolo Moretti. Ben presenti sono anche degli efficaci inserti di elettronica un po’ weird, innestati in forma di destrutturanti pattern ritmici nella fulminante Jesus (Buy Some Porn), per chi scrive vertice assoluto del disco: struttura acustica, buoni intrecci vocali, ottima dose di pazzia.
Bel disco che ci regala una formazione preparata e ben rodata; a naso, crediamo che siano il classico gruppo da esportazione, in grado di piacere molto più all’estero che in Italia.