I Chewingum sono un freschissimo trio di Senigallia, e dopo un album e un ep pisciano questo album meraviglioso: Nilo.
Con un paio di tracce collage, come la riuscita copertina, e un paio di ospiti concittadini e non, quali parte dei Dadamatto, dei cari vecchi Uomini di Mare e Maria Antonietta, arrivano a 11 tracce di pura freschezza dall’attitudine indie ma dallo stile più vario. L’unica somiglianza che mi viene in mente è con un improbabile Alan Sorrenti, come stile vocale e vocazione danzereccia , la quale si esprime ai massimi livelli dal vivo. Musicalmente e vocalmente Nilo è curatissimo, gustosissimo e strapieno delle sonorità più disparate, ma con giudizio e buongusto, con l’aggiunta di qualche spunto di sano e spensierato cazzeggio, che alleggerisce il tutto e ti fa affezionare a questo gruppo che, partendo dalla scelta del nome, non ne sbaglia davvero una.
Insomma Nilo è qualcosa di pazzesco! Lo sto ascoltando in continuazione, con sommo dispiacere di coinquilini e vicini. Ne consiglierei assolutamente l’ascolto a quelli che leggono le recensioni sui Chewingum in internet, ma anche ai malati terminali, alle puttane nordafricane e al pubblico di Uomini e Donne. Provateci, magari funziona!
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