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DANIELE SILVESTRI – Viper Theatre, Firenze, 22 marzo 2012

Un Viper Theatre colmo all’inverosimile accoglie Daniele Silvestri nell’ambito del tour che lo sta portando a giro per i club di tutta Italia, con due tappe oltre il confine (Londra e Bruxelles) previste per il mese di maggio.

Il carismatico cantautore romano ha ricambiato a modo suo, instaurando fin da subito un buon feeling con il pubblico ed offrendo uno spettacolo in linea con le attese, pur scontando i limiti di un’acustica che ha penalizzato soprattutto il pubblico delle ultime file.
Daniele Silvestri è sempre stato abile a giocare con le parole, sia nei testi impegnati (politicamente) sia in quelli che parlano d’amore, sia nell’ultima “linea” giocosamente nonsense.
Pur non attraversando il suo periodo di “massimo splendore”, Daniele Silvestri ha ormai un nutrito seguito di fans sparsi per tutta la penisola e pronti a dimostrargli il loro affetto in ogni occasione.
Lui li ripaga mostrandosi in chiave matura e distesa, un occhio sempre vigile agli scottanti temi di attualità: la cover di ‘Io non mi sento italiano’ più che un omaggio a Giorgio Gaber è una chiara dichiarazione di intenti, così come i (misurati) riferimenti ai No Tav e art.18.
Il resto dello show scorre fluido senza intoppi né sussulti, tra le hit “Cohiba” e “Gino e l’Alfetta” lasciate volutamente alla fine per infiammare il pubblico e le richieste versione Juke- Box concesse ai fans (“Occhi da Orientale” e “Testardo” le più gettonate).

”Usato-sicuro”: proprio il concerto che ti aspetteresti dal buon Daniele Silvestri.

a cura di Massimiliano Locandro

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