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Il Collezionista Di Ossa

Il Collezionista Di Ossa #6: Fleur the Lys, Redskins, Paul Nova, The Elephant Table Album

Camminando nei meandri oscuri dei magazzini di Impatto Sonoro ci siamo imbattuti in molti cadaveri, interessanti resti umani che il tempo ha dimenticato e che abbiamo deciso di riportare alla luce per non lasciare alla polvere tutte queste avvincenti storie. Afflitti dalle nostre turbe ci sentiamo un misto tra The Bone Collector e Karl Denke. Presentarvi direttamente il corpo non sarebbe abbastanza frizzante, pertanto ci siamo imposti che ogni numero di questa rubrica sarà composta da tanti piccole falangi tagliate che vi doneremo come pillole. Starà a voi seguire le tracce al suon di musica e arrivare goduriosamente al corpo del  reato.
“Mini-recensioni” di dischi finiti nel dimenticatoio, ristampe di glorie del passato, bootleg, archivi musicali e nuove uscite in formato musicassetta.
Dalla minimal wave all’industrial, passando per gruppi underground est europei, giapponesi e catacombe innominabili.

AA.VV. – The Elephant Table Album  (X Tract, 1983)

Rilasciata nel 1983 come doppio LP e poi ristampato nel 1989 in CD (con qualche modifica alla tracklist) questa antologia è sicuramente una delle più note per gli amanti del trans genere post industrial\experimental, sia per la partecipazione di progetti fondamentali che per la qualità totale delle composizioni, altrimenti inedite. Inoltre è un documento importante per capire l’evoluzione e le sfaccettature della scena underground inglese, da cui proviene la maggior parte delle band coinvolte.
Alcuni nomi non hanno bisogno di spiegazione: Coil, e Chris & Cosey ovvero due dei progetti ex-Throbbing Gristle dei fondatori, Nurse With Wound, Nocturnal Emissions, le lamiere metalliche degli australiani SPK, Lustmord che è stato tra i principali fautori della nascita del dark ambient. Vanno poi citati necessariamente Muslimgauze e Bourbonese Qualk, creatori di una sperimentazione minimale sintetica e gli Attrition capaci di sintetizzare una conturbante forma di dance\industrial.
Un’antologia da cercare e assaggiare per poi approfondire le tante identità di cui è composta.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=n3NfPvGhRYU[/youtube]

http://www.discogs.com/Various-The-Elephant-Table-Album/master/21581

Fleur the Lys – Reflections (Turning Point Music, 1997)

Band inserita nel grande calderone garage rock dei ‘60s, i Fleur De Lys sono una splendida scoperta per l’incauto avventore che si ritrova avvolto da una psichedelica eleganza. Un gusto melodico e compositivo raro e molto personale che ha portato il progetto inglese a essere considerato una gemma del periodo. Questa raccolta raccoglie i loro lavori più importanti tra cui “Mud Your Eyes” e “Circles”. Brani che hanno segnato con la loro freschezza allucinata il genere freak beat.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=nEUfdXr5Ebg[/youtube]

http://www.discogs.com/Les-Fleur-De-Lys-Reflections/release/2269066

Redskins – Live 1985 (Mad Butcher Records, 2004)

Il gruppo inglese dei Redskins, esponente importante dell’area “rossa” della scena skinhead rilasciò solo due release ufficiali durante il loro breve percorso. L’album “Neither Washington Nor Moscow” e questa registrazione live di buon livello.
Il loro stile del tutto assimilabile alla musica black, al rhythm and blues, al soul più veloce, era sorretto da una sezione di fiati sorprendente, su cui la voce del cantante Chris Dean si alzava piena di caldo groove.
Contestati moltissimo dalla destra per il loro fortissimo impegno politico, si trovarono a fianco del movimento dei minatori inglesi. Sono di questo periodo l’anthem “Keep On Keeping On”, e “Lean On Me”, che fu considerato dalla stampa di settore miglior singolo inglese del 1983.
Questa registrazione live raccoglie insieme a questi gran parte dei brani migliori della band, suonati durante l’Anti Partheid Tour che culminò con un happening straordinario a Londra, in cui si unirono anche membri degli Specials.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SibgDQWU85g[/youtube]

http://www.discogs.com/Redskins-Live-Kick-Over-Apartheid-Tour/release/2307826

Paul Nova – Trees Without Leaves (Vinyl on Deman, 2012)

Ottima ristampa vinilica, questa della teutonica VOD, per un’artista interessante nel panorama wave\minimal.
Avviata la propria carriera musicale nel 1980 con i Bizarre Unit (di prossima ristampa, consiglio di loro il 7” Dancing/Away From The Screaming Car”), Paul Nova diede vita anche a una originale produzione solista che raccoglieva elementi mutanti dai primi Human League, i primi Fad Gadget e quell’aspetto ibrido fra sperimentale e non che caratterizzava molte uscite Mute records degli anni ’80.
Questa ristampa dell’unico LP prodotto dall’artista è limitata a 500 copie e raccoglie anche il materiale di tre 7” oltre a circa trenta minuti di materiale inedito.
La ritmica semplice e dritta della titletrack, cucita addosso a feedback che elevano la liricità centrale del pezzo, si affianca a pezzi più dark wave come “You Coul Be Good” e “You Are”, per poi implodere nella elegante melodia pop wave di “Fantasy”. Molto più vicina ai confini minimal synth wave è “Famous Boys”, qui in versione demo e strumentale.
Perla eterogenea dell’insieme è la chitarra acustica di “Love You Madly” che con i suoi pochi minuti raccoglie un anima malinconica quasi folk, che poi si volatilizza tra giri sintetici in toni alti e celesti. Una canzone d’amore al neon.
In conclusione un lavoro retrospettivo gustosissimo per tutti i ricercatori e appassionati.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=uLl5tZaqwHM[/youtube]

http://www.discogs.com/Paul-Nova-Trees-Without-Leaves/release/3468992

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