Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Lee Ranaldo – Between The Times And The Tides

2012 - Matador
rock/alternative/songwriting

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Waiting On A Dream
2. Off The Wall
3. Xtina As I Knew Her
4. Angles
5. Hammer Blows
6. Fire Island (Phases)
7. Lost (Plane T Nice)
8. Shouts
9. Stranded
10. Tomorrow Never Comes

Web

Sito Ufficiale
Facebook

Che Lee Ranaldo avesse un forte interesse per l’arte e la poesia, non è un mistero per nessuno. La sfida che lancia con il suo primo album da solista Between the Times and The tides è quella di far recepire, quasi per osmosi, questo slancio poetico anche alle sue canzoni.

Però se vi piacciono gli ascolti di pancia, farvi trasportare dalla musica, dalle parole, dalla voce; se vi piace immergervi completamente nell’atmosfera di un disco e farvi catapultare dentro come fosse un maelstrom che vi risucchia, ecco, il primo lavoro di Ranaldo solista non è niente di tutto questo.
Che cosa troviamo in questo disco?
A volte un po’ Rem (Angles), a volte un po’ songwriting acoustic guitar and voice (Hammer blows), a volte un po’ intrisa di pattern ripetuti (Lost), a volte le chitarre arrivano ad aprirsi qualche varco in un paesaggio uniforme.
Ma Lee Ranaldo era una delle chitarre dei Sonic Youth: e che chitarra! Allora alla fine è inevitabile cercare l’eredità dei Sonic Youth e stai con l’orecchio attento perché sei sicuro che prima o poi un affondo deciso, un guizzo arrivi. E ti senti un po’ come il Tenente Drogo nel deserto dei Tartari, aspettando, aspettando, aspettando…forse la prossima canzone.
Qualcosa arriva sì, ma qualcosa di completamente diverso da ciò che ha contraddistinto le sue origini; si trova infatti in questo album un’anima folk, quasi senza tempo e una chitarra che crea atmosfere blues.

Un disco “classico” dunque, ma allo stesso tempo fresco, fatto di canzoni con hook, quel tanto che basta, per trasportaci nel suo vasto immaginario.
Viene da chiedersi alla fine dell’ascolto dell’album se Ranaldo sia riuscito a realizzare un disco all’altezza delle sue aspettative nel ruolo di experimental folksinger come egli stesso si è definito.
La mia risposta è decisamente sì.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HQigMoQvk1I[/youtube]

 

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni