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Mug – Lost Transmission

2012 - La Grande Onda
post/rock/alternative

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Tracklist

1.Memorie
2.Neon circles
3.Roseros
4.Disco pulp
5.7-5
6.Ypsilon
7.3 ottobre
8.Frequencies
9.Caledonian tomato
10.Dark rhum

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Fabio Mele, Ilenia Volpe, Gabriele Trodella e Gabriele Cofanelli, sono i Mug (Medium Under Groove) gruppo romano nato nel 2007,il loro sound è un concentrato di generi tra cui new wave, post-rock alternative ed elettronica, sfiorando a volte ritmicamente la drum n bass.

Parliamo quindi del loro primo lavoro “Lost Transmission” in uscita nei primi giorni di Maggio, album composto da dieci tracce, di cui due (neon circles e caledonian tomato) usate come intro della traccia seguente. Al primo ascolto si rimane subito colpiti dalla quantità di elettronica presente nei brani, a volte congeniale(in alcuni momenti sembra di essere entrati in un videogioco dell’ atari 2600 o del colecovision) ma a volte eccessiva (secondo me), in molti frangenti infatti risulta troppo incisiva, mirata quasi ad alterare la buona qualità strumentale spuntata in molte tracce. Un esempio lo troviamo in 7-5, brano dai due volti che si sviluppa su una base di drum machine sposata benissimo dal riff di chitarra, il tutto ci porta ad un buon crescendo strumentale che al momento di esplodere, ahimè, sfuma in modo banale, chiude il brano con un effetto grossolano e lascia chi ascolta con l’ amaro in bocca. Questa componente, riscontrata anche in altri brani, è forse l’ unica cosa negativa di quest’ album, che in realtà mostra tanti buoni spunti, come ad esempio il brano Disco pulp, traccia dove trovi di tutto e di più: parti di batteria digitale,acustica, synth, e distorsioni di chitarra. Un brano che fomenta, catapultandoti quasi in una scena di un film d’ azione. Brani come Roseros, Ypsilon e Frequencies invece ci mostrano le chiare influenze post-rock dei Mug, anche questa volta come in Disco pulp, miscelate finemente e in modo geniale con basi e effetti di elettronica. Merita un approfondimento poi il brano Memorie, che da inizio all’ album, traccia imprevedibile che riesce a trasportarti all’ interno dell’ album passando da un muro di effetti (con tanto di jingle “giro-giro-tondo”) a un piacevole crescendo di intensità; da buon malato di post-rock volevo durasse di più questo brano, mi riferisco principalmente alla parte distorta finale. Bel brano anche 3 Ottobre, composto da una delicata melodia che trasmette buone sensazioni, che trascina chi ascolta in un piccolo viaggio che si interrompe solo agli ultimi secondi. Veniamo quindi al brano forse più riuscito di Lost Transmission, Dark rhum, un pezzo completo e ricco di intensità, con atmosfere di effetti azzeccatissime e finalmente una chiusura progressiva che sfocia in un modo più riuscito dei precedenti.

Concludo dicendovi che Lost Transmission dei Mug è un buon album d’esordio, nel quale si poteva fare di più sicuramente, ma nel complesso si dimostra un lavoro molto equilibrato, registrato e mixato egregiamente. Consigliato sopratutto per i novizi del genere strumentale e per chi cerca qualcosa di diverso del solito alternative/rock. Sconsigliato per chi ama il post-rock “pure” di gruppi come This Will Destroy You, Explosions in the Sky e God is an Astronaut.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=qBff1axVdeE[/youtube]

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