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Il Collezionista Di Ossa

Il Collezionista Di Ossa #8: 100% Dynamite, Giancarlo Toniutti, Mick Milk, Should

Camminando nei meandri oscuri dei magazzini di Impatto Sonoro ci siamo imbattuti in molti cadaveri, interessanti resti umani che il tempo ha dimenticato e che abbiamo deciso di riportare alla luce per non lasciare alla polvere tutte queste avvincenti storie. Afflitti dalle nostre turbe ci sentiamo un misto tra The Bone Collector e Karl Denke. Presentarvi direttamente il corpo non sarebbe abbastanza frizzante, pertanto ci siamo imposti che ogni numero di questa rubrica sarà composta da tanti piccole falangi tagliate che vi doneremo come pillole. Starà a voi seguire le tracce al suon di musica e arrivare goduriosamente al corpo del  reato.
“Mini-recensioni” di dischi finiti nel dimenticatoio, ristampe di glorie del passato, bootleg, archivi musicali e nuove uscite in formato musicassetta.
Dalla minimal wave all’industrial, passando per gruppi underground est europei, giapponesi e catacombe innominabili.

AAVV – 100% Dynamite (Soul Jazz Rec. 1998)
Storica serie di raccolte di matrice reggae\ska\soul\funk curata dalla Soul Jazz. Questa etichetta inglese è per molti amanti del genere sinonimo non solo di qualità ma di dedizione alla ricerca storica, alla cura del suono, all’amore per quel senso feticista tra appassionato e supporto. Pubblicata originariamente in doppi vinili, è disponibile anche in cd. Parlare di contenuti? Vi basta solo questa composizione direi. Da recuperare in toto (o almeno fino al volume 300%)

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=xd5VBiF2_sg&feature=related[/youtube]

Giancarlo Toniutti – La Mutazione (1985, Broken Flag)
Artista udinese votato alla sperimentazione elettroacustica oltre che a ricerche di carattere antropologico, Toniutti propone un lavoro di analisi della sorgente del suono. Costruendo e destrutturando gli elementi del suono li ricombina e li organizza per svelare il senso acustico e morfologico. La materia come origine del suono e la possibilità infinita di modellarla attraverso strumenti analogici. Collaboratore di Conrad Schnitzler (di cui avremo poi modo di parlare) e Andrew Chalk, Toniutti non fu, diciamo, personalità  da poco.
Questa opera è rilasciata presso una delle etichette storiche dell’industrial europeo in una coproduzione italo\inglese e ristampato nel 2009 dall’austriaca Klanggalerie.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9HuwnXpSMdY[/youtube]

Mick Milk – Half Lives + 7″ (2012, Anna Logue Records)
Equipaggiato di Korg MS-20, MS-10, Casiotone 202, Roland TR-606 e molti altri gingilli sintetici alienanti Mick Milk registrò nei primi anni’80 alcune tra le migliori composizioni underground di elettro pop e minimal synth wave. Sconosciuto ai più e ricercato dai collezionisti, la ristampa della etichetta tedesca permette di riscoprire a 360° non solo il genio compositivo di questo artista americano (NY) ma di comprenderne il contesto retrofuturista, grazie agli inserti interni e all’artwork di Steve Lippert.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=A-VIVd8YVyk[/youtube]

Should- A Folding Sieve (2012, Captured Tracks)
Meravigliosa ristampa quella operata dalla Captured Tracks di Mike Sniper (alias Blank Dogs), per riportare alla luce un gioiello shoegaze sepolto dal tempo.
Pubblicato nel 1995 dalla band di Austin, quest’album vive di un pop minimal tra barlumi post rock e feedback romantici. Siamo tra luci opache e quasi oniriche mentre le distorsioni ci avvolgono e ci tagliano lentamente. Con dolcezza tenue. Ristampato già nel 2002 con diverse bonus track, questa edizione (sia cd che vinile) rende infine giustizia a questa band purtroppo tralasciata.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=gnV1uVrRkTA[/youtube]

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