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Il Venerdì

Il Venerdì di ImpattoSonoro #83: “Io mi faccio un trip” e gli altri titoli banali perché non ci veniva in mente niente di meglio

Si intrippa, e continuerà ad intripparsi questa sconvoltissima rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perché dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di acidi, trip-hop e fine del mondo.



“Se con gli altri balli il twist, se con gli altri prendi il trip”
(Baustelle)

Il trip hop è un genere musicale poco hip, adeguato a chi vuole farsi un trip. Nasce a Bristol negli anni ’90 ed è in qualche modo il precursore delle moderne droghe audio che tanto vanno di moda tra i giovani nerdipendenti.
Se oggi giorno puoi farti un acido semplicemente ascoltando una traccia audio, negli anni 90 potevi farti di Massive Attack e Portishead ottenendo un effetto simile, soprattutto se poi l’acido te lo facevi davvero.
Questo venerdì vi regaliamo 25 dosi di acido.
Da usare con poca cautela.

1. Portishead – Numb
2. Massive Attack – Teardrop
3. Archive – Again
4. Madonna – Frozen
5. Lamb – Lusty
6. UNKLE – Rabbit In Your Headlight
7. Emiliana Torrini – Fingertips
8. Kemopetrol – Play For Me
9. Tricky – Bad Dream
10. Bjork – The Modern Things
11. DJ Shadow – Midnight In A Perfect World
12. Morcheeba – Trigger Hippie
13. Mono – Formica Blues
14. Sneaker Pimps – 6 Underground
15. Goldfrapp – Felt Mountain
16. Thievery Corporation – 2001 Spliff Odyssey
17. Red Paint – Neneh Cherry
18. Faithless – Insomnia
19. Alpha – Once Round Town
20. Howie B – Who’s Got The Bacon
21. Télépopmusik – Close
22. Zero 7 – Somersault
23. Rob Dougan – There’s Only Me
24. The Gathering – How To Measure A Planet? (Part 1)
25. Red Snaper – Suckerpunch
26. Casino Royale – Crx (Io Rifletto)

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