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Shelley Short – Then Came The After

2012 - Africantape
folk

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Tracklist

1. To Carry
2. Right Away
3. Plane
4. Steel
5. The Dark Side
6. Caravan
7. These Walls
8. June
9. In The Net
10. Nintendo
11. Electricity
12. Laught The Dust

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Shelley Short ama stare nella sua casa di Portland, in Oregon, dove è cresciuta umanamente e musicalmente, ma le scelte e le necessità l’hanno portata ben presto a vivere gran parte della sua esistenza “on the road”.

Il concetto di casa perciò si dilata all’inverosimile, fino a non coincidere più con quello che i comuni mortali amano definire “quattro mura ed un tetto”.
Proprio questo è il concetto sviscerato in “Then Came the After”: i cambiamenti sopravvengono ovunque,  anche lontano da casa, all’improvviso ti rivoluzionano la vita e te la rivoltano come un calzino. Ecco che allora bisogna allenarsi a riconoscere le cose belle, saper cogliere quell’attimo inafferrabile di felicità.
Dodici canzoni leggere e morbide, zuccherosamente malinconiche: “Then Came The After” ci offre il gradito ritorno di una cantautrice matura e mai così profonda nelle liriche.
Shelley ha capito che la vita è misteriosa e che solo marciando con passo sicuro attraverso viottoli di felicità, tristezza, illusione e paure recondite si riesce a cogliere quel momento inafferrabile, che distingue così nettamente il presente dalle sue proiezioni.

Shelley Short canta, ed è come se ci cullasse dolcemente su di una sedia a dondolo: canzoni come “Steel”, “June” o “Caravan” non solo mettono in pace  la mente, ma riescono pure a temprare lo spirito: esattamente ciò che distingue la musica vera da quella plastificata.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=IxxzC_FsFEM[/youtube]

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