Impatto Sonoro
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Interviste

Intervista a SARA LOV

Sara Lov, cantautrice statunitense di origine hawaiiane, con un intenso passato familiare alle spalle, formò nel 2008 insieme a Dustin O’Halloran – che anni fa dette il suo contributo per la colonna sonora di Marie Antoniette (2006), – il gruppo indie-pop Devics, la cui musica si basa principalmente su arrangiamenti raffinanti, dolci e molto spesso malinconici.
Nel 2011 è uscito il suo ultimo disco per l’etichetta “Splinter / Irma” I already love you (clicca qui per leggere la nostra recensione), nel quale sono presenti 10 cover di artisti afferenti a generi musicali diversi: da Conor Oberst, Black Heart Procession, Arcade Fire e tanti altri.
Fra le canzoni c’è anche un’ottima interpretazione della storica La Bambola di Patty Bravo, che Sara Lov è riuscita a cantare benissimo nella nostra lingua, ma conferendole un sound tutto suo.
Il legame con il nostro paese non è casuale: già nel 2001 Sara Lov si trasferì qui, per la registrazione di alcuni pezzi, con i Devics, paese a cui è molto affezionata tutt’oggi. A “Impatto Sonoro” Sara Lov spiega quale sia il suo concetto di musica: un modo per fuggire dalla realtà, una sorta di sogno, in cui rifugiarsi prendendo tuttavia ispirazione dall’edulcorato mondo dell’infanzia.
Progetti futuri? Sì, ci saranno ma ancora è tutto in working progress. Sicuramente non mancherà un tour in Italia.
Che noi aspettiamo.

A cura di Letizia Magnolfi.

La critica ha apprezzato la tua abilità e il tuo eclettismo nello spaziare tra un genere musicale e l’altro, evidenziato da cover importanti come ad esempio “Winter In Blue”, “My Body Is A Cage”, “Papa Was A Rodeo”. Sono pezzi completamente differenti, ma c’è sempre una tua personale impronta che li unisce ci fa pensare: sono cover di Sarah Lov!
Queste sono tutte canzoni che amo e a cui sono legata, probabilmente è questo che hanno in comune. C’è anche il mio modo di cantare, che non è calcolato, ma sono sicura riesca a legare tutta la mia musica. E ovviamente, c’è infine il tocco decisivo di Zac Rae che riesce sempre ad creare una sensazione di unità al tutto.

Hai re-interpretato una canzone di Patty Pravo, La Bambola, in italiano. Cosa ti ha particolarmente attratto di questo pezzo?
Un amico italiano me l’ha fatta sentire durante il periodo in cui vivevo in Italia e mi sono immediatamente innamorata. Sono sicura però che per un italiano abbia un significato completamente diverso, perchè è una di quelle canzoni con cui si è nati e cresciuti. Per me è risultata una cosa totalmente nuova e ho subito pensato fosse perfetta. Volevo davvero provare a cantarla in italiano.

I tuoi testi, per esempio nel brano New York, “I came back to see it through new eyes and feel it” suona come una sognante, autobiografica aspirazione, una dimensione surreale capace di creare un contatto con la nostra incosciente, immacolata e pura fanciullezza. Che importanza ricoprono l’immaginazione e l’evocazione delle tue canzoni nel rendere la realtà che ci circonda meno letargica?
Per me la musica è sempre una via di fuga, una fantasia oppure un sogno. Riesce sempre a trasportarmi e posso solo sperare riesca a farlo anche con chi l’ascolta. Se riuscissi ad aiutare qualcuno a raggiungere qualche posto differente o a fargli provare qualche emozione, beh, per me sarebbe un complimento bellissimo.

Quali sensazioni deve evocare la musica secondo la tua idea?
Per me la musica dev’essere sempre in grado di trasportarti più in profondità e agire con le tue sensazione. Di solito mi aiuta a confrontarmi con tutte le cose con cui ho a che fare durante la vita di tutti i giorni. Ma non credo che tutta la musica debba agire in questo modo: c’è della musica più allegra che aiuta a renderti felice, altra che ti fa ballare..per quanto mi riguarda io accetto l’idea di fare il tipo di musica che faccio e c’è spazio nel mondo per tutti i tipi di musica

Quali sono gli artisti che in questo momento stai apprezzando particolarmente?
Sono una grande ascoltatrice, sempre alla ricerca di cose nuove. Al momento sto ascoltando moltissimo Chairlift, Daniel Rossen, Father John Misty, Sharon Van Etten e molti altri ancora..

Stai attualmente lavorando su nuovi progetti?
Sto scrivendo delle nuove canzoni…molto lentamente…ma sì, sto scrivendo.

Ti rivedremo presto di nuovo in Italia?
Certamente! Giusto il tempo di pubblicare un nuovo disco, anche se ancora non so quando ciò avverrà. Ma appena sarà pronto sarò molto felice di tornare in Italia in tour!

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