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Interviste

Intervista ai NOLATZCO

Abbiamo contattato per un’ intervista i Nolatzco, la band che, con l’ aiuto di Giorgio Canali, ha dato di recente alle stampe il loro album d’ esordio, “Assalto Alla Luna” (clicca qui per leggere la nostra recensione).
Coinvolto inevitabilmente nel disastro avvenuto in Emilia, il Rossofuoco Giovanni Fanelli ha trovato comunque un po’ del suo tempo per raccontarci qualcosa su di loro…

Salve ragazzi, grazie per averci concesso questa intervista. Prima di tutto presentatevi ai nostri lettori: da dove e con quali intenzioni sono partiti i Nolatzco?
Grazie a voi… I Nolatzco vengono dalla provincia di Ferrara e si sono formati verso fine 2009… L’intenzione ovviamente è quella di pubblicare altri dischi e suonarli dal vivo…

Riguardo al vostro recente disco d’ esordio, “Assalto Alla Luna”, l’ analisi critica si è essenzialmente espressa con un parere univoco: in molti infatti lo considerano un disco solido, ma troppo legato alla figura del padrino Giorgio Canali. Come commenti questo punto di vista?
In questi due anni abbiamo cercato di compattare il nostro suono: veniamo da esperienze diverse e gli altri membri del gruppo sono molto più giovani di me e sopratutto non hanno mai vissuto l’esperienza dello studio di registrazione.
Ci siamo perciò concentrati sulla preparazione dei pezzi affinchè venissero suonati al meglio in studio.
Se il disco suona un po’ “alla Canali” è inevitabile: è la quarta volta che condivido con lui uno studio di registrazione per lavorare a qualcosa assieme. E’ inutile ricordare chi è il maestro e chi l’allievo.
Credo però di aver maturato in questi ultimi tempi una maggiore personalità compositiva; mi sembra quindi riduttivo semplificare il nostro lavoro ad un paragone o ad una somiglianza…

Certo però che avere un Giorgio Canali al proprio fianco non può che essere una fortuna degna di pochi: cosa ne pensi del lavoro che sta svolgendo con altre band all’ esordio come voi ( penso agli Operaja Criminale e ad Ilenia Volpe)? Inoltre come giudichi il suo lavoro ( anche all’ infuori della produzione) riservato al vostro disco?
Gli Operaja mi emozionano tantissimo dal vivo, su disco un po’ meno, ma se avete occasione andate ad un loro concerto!
Con Ilenia devo smaltire una piccola incazzatura perciò non mi esprimo, non sarei obbiettivo… Che dire del lavoro di Giorgio al nostro disco… L’ha impreziosito con alcune perle di post-produzione…

Diviso tra momenti diretti, senza peli sulla lingua, ed altri riservati a ballate riflessive, viene il presentimento che “Assalto Alla Luna” si sia formato lentamente, grazie alla dedizione di tutti i suoi membri effettivi. È davvero così?
Sì è così…

 

In questo senso, puoi parlarci dei brani Babyrivoluzione e Lullabymoon? A mio avviso costituiscono gli episodi migliori, nonché la prova evidente dei due volti dei Nolatzco
Babyrivoluzione è una canzone d’amore in chiave bombarola: scritta durante il clamore delle proteste contro la riforma Gelmini nel 2010. Lullabymoon parla invece di solutudine dal carcere: per la stesura del testo sono stato fortemente suggestionato dai racconti che Riki, uno degli ospiti della struttura psichiatrica in cui lavoro, mi ha concesso di ascoltare nei sui rari momenti di buona…

Concentriamoci per un attimo della vostra città di provenienza, Ferrara: come la definiresti prima e dopo il suo boom musicale? Possibile che il fermento degli ultimi anni possa aver ispirato molti, compresi voi, ad uscire allo scoperto?
Non saprei rispondere a questa domanda… Non frequento tanto la città… Mi dispiace.

In un recente editoriale del suo Blow Up, Stefano Isidoro Bianchi ha evidenziato come una band che investa per la realizzazione di un disco alla fine “non rimetta mai niente”: praticamente il costo dei dischi stampati, per quanto concerne i gruppi underground, viene puntualmente risanato dalla vendita di una cinquantina-centinaia di copie, spesso limitate al tipico circuito locale. Ti ci ritrovi in questo microbusiness vizioso? Siamo quindi destinati all’ evolversi dei processi “ghettizzanti” evolutisi ultimamente?
Non so… Ho spesso l’impressione che alcuni gruppi si compiacciano dell’idea di essere una band di nicchia… Spesso questa cosa nasconde una certa indolenza e pigrizia… Se un gruppo ha un messaggio figo da comunicare deve farlo sforzandosi di raggiungere il maggior numero di persone…

Per concludere una mia curiosità, relativa al fatto che “Assalto Alla Luna” è a sprazzi intriso di notturne atmosfere pop-wave. Esulando dal beneamato trittico Bowie-Division-Cure, quali sono i gruppi new-wave che più appassionano i Nolatzco?
Ti sembrerà strano ma noi per primi siamo un po’ stupiti dell’effettiva piega che hanno preso alcuni pezzi, i più notturni, visto che non siamo gran fruitori di new wave… Sarà la presenza dei 2 bassi…

a cura di Gabriele Bartolini

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