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The Hives – Lex Hives

2012 - Disque Hives
punk/garage/rock

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Tracklist

1.Come On!
2.Go Right Ahead
3.1000 Answers
4.I Want More
5.Wait a Minute
6.Patrolling Days
7.Take Back The Toys
8.Without The Money
9.These Spectacles Reveal The Nostalgics
10.My Time Is Coming
11.If I Had A Cent
12.Midnight Shifter

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“Lex Hives” è la quinta fatica discografica dei The Hives: uscito a distanza di 5 anni dal precedente, “The black and white album” (pubblicato nel 2007), contenente il pezzo “Hate To Say I Told You So”, divenuto un successo in Inghilterra.

Il disco è stato autoprodotto dal gruppo, in seguito alla conclusione del proprio rapporto con la Universal: è stato mixato da Andrew Scheps (fautore di successi di artisti come Red hot chili Peppers o Adele e vincitore di un Grammy), a parte due tracce,il cui mixaggio è di D. Sardy (Marilyn Manson, ecc.) e Joe Zook (Modest Mouse,ecc).
Il titolo fa chiaro riferimento alla “lex romana”, corpus di leggi romane da fissare come standard: il concetto sul quale si basa l’album è quello di offrire delle regole per “fare” un disco in stile “hives” e di rispettarle.
La versione deluxe dell’album contiene delle bonus track esclusive prodotte da Josh Homme, leader dei Queens of the Stone age.
Con “Lex Hives”, la band punk rock svedese fa in parte una sorta di ritorno alle origini, è sufficiente un primo ascolto per rendersi conto che le caratteristiche classiche del gruppo sembrano esserci tutte: ritmo veloce e serrato, distorsione quasi esasperata del sound, riff facili da ricordare.
“Go right ahead” è il brano che maggiormente ricorda gli Hives degli esordi, con cori contagiosi, batteria cadenzata e un sound nel complesso accattivante, riproponendo la loro formula classica.
Nei pezzi che come questo si rifanno al passato dei precedenti album e alla palese influenza di band come i Ramones (“1000 Answers“, “Patrolling Days”, “These Spectacles Reveal the Nostalgics”), i The Hives non falliscono nel loro intento, intrattenendo e divertendo l’ascoltatore con canzoni allegre e divertenti: al contrario, negli altri brani, maggiormente “sperimentali”, perdono energia e smalto.
I pezzi che dovrebbero rappresentare una sorta di maturazione nel loro percorso musicale appaiono noiosi e tutt’altro che originali: “If i had a cent” ne è un esempio.

L’impressione finale che dà “Lex Hives” alla fine dell’ascolto è abbastanza confusa: il gruppo fondamentalmente non propone nulla di nuovo nella maggioranza dei brani e quando lo fa ottiene un effetto negativo. Le innovazioni non convincono e fanno rimpiangere il sound punk/garage del passato.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=6NQx2R4jO7I[/youtube]

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