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Interviste

Intervista agli STIKKEREBALLA

Il nome è difficile da memorizzare, il suono irriverente e scoppiettante come il sound variegato di questa band che più  che una band, è una piccola orchestra.
Sono gli Stikkereballa.
Il respiro della loro musica è riverbero di un intreccio attualissimo in cui le provenienze geografiche differenti, diventano elemento connotativo di un sound vario, figlio degli incroci  metropolitani tipici della contemporaneità.
Una varietà di elementi che ha come collante principale la musica d’autore.
“Artefice di musica e testi è Fabrizio Calandra”, inizia a spiegarci Antonio Morano, bassista del gruppo. “ Da Fabrizio parte l’input primario del processo compositivo che viene poi declinato, passando attraverso il filtro di tutte le personalità del gruppo, in una commistione di stili e linguaggi che trovano la loro ultima declinazione nella realizzazione del brano.”
E’ un caldo pomeriggio bolognese; Fabrizio Calandra, chitarra e voce, Antonio Morano, basso elettrico e Andrea Murr, mandolinista e chitarrista, iniziano il racconto di un’avventura musicale cominciata sei anni fa.
-Come vi siete incontrati?
-“A un corso di tedesco!” racconta Fabrizio. “Il nostro incontro è avvenuto a tappe come al giro d’Italia e come durante il giro, alcuni elementi si sono persi in salita, alle discese c’eravamo tutti, e ora vedremo chi ci sarà al traguardo”( ridono n.d.r).
Diretta, forse un po’ spiazzante, subito chiedo ad Andrea:
– Chi siete? O meglio, chi sono gli Stikkereballa?
– Facciamo così: prendiamo la faccenda partendo dalla mia esperienza personale e da un punto di vista storico.

Vengo dalla musica hard-rock ed heavy-metal. Questo era il mio orizzonte finché non mi sono trasferito fuori dalla Sardegna ed è in questo momento che ho fatto una serie di nuove esperienze personali e musicali che sembrava andassero di pari passo. Vivevo con persone provenienti da diverse regioni d’Italia e ascoltavo le musiche tradizionali dei luoghi d’origine di quelle stesse persone che stavo conoscendo. Era la metà degli anni ‘90 quando  una serie di gruppi come  Il Parto della Nuvole Pesanti, Le Loup Garou e i Folkabbestia iniziavano a farsi conoscere e proponevano un’inedita rivisitazione delle musiche popolari. Tutto veniva rielaborato su una base rock o punk  o su qualche altro genere moderno. Ecco, gli Stikkereballa  si muovono secondo questa idea: quella di partire da una radice molto riconoscibile e stabile, una sorta di nucleo non fermo che fagocita il nuovo, elaborandolo,  assemblando e proponendo nuove inaspettate sonorità”.

Ha un linguaggio accurato e colto Andrea, intuisco subito che dietro l’accento sardo e l’ampio sorriso incorniciato da un baffo d’altri tempi, si nasconde, ma non troppo, una di quelle personalità che la musica la fa da tempo e la conosce da sempre.

La direzione della conversazione con tre dei sette Stikkereballa si fa subito coinvolgente e ora mi rivolgo a Fabrizio, frontman del gruppo.
-Da dove parti nel processo creativo, dalle parole o dalla musica?
-Dalla musica. Nasce prima la musica e poi il testo, sempre. Ricordo che in un’ intervista  Domenico Modugno spiegava il  rapporto tra musica e testo facendo notare che era impossibile mettere sulla musica di volare delle parole tristi.
Per me è una sfida e un gioco di pazienza ricercare il testo che meglio esprime il sentimento che ricevo dalla musica”.

La musica degli Stikkereballa è coinvolgente e vitale, uno stile inconfondilbile che rende ogni brano “tipicamante Stikkere!”.
Ogni pezzo è un‘altalena che conduce la mente verso slanci diversi; dall’atmosfera nostalgica, quasi notturna de “La giostra” all’allegria di “Tra sesso e amore”.
L’aspetto interessante della musica degli Stikkereballa è l’imprevedibilità; unico elemento ricorrente è un ritmo danzante quasi d’altri tempi, passionale e trascinante come una storia d’amore.
“Immobile” poi è una tavolozza di colori pazzi. Una base ritmica che spazia e unisce ritmi latini e ska, rock-steady veloce e dance anni ’70, insomma una festa per chi ascolta.
Provare per credere!

a cura di Roberta Laguardia

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