Formato nel 2006 a Minneapolis, Buildings è un progetto che ha nella potenza di esecuzione e nella furiosa energia creativa le migliori armi a sua disposizione.
”Melt Cry Sleep” è il secondo album per il trio di Minneapolis e bisogna dire che i progressi rispetto al precedente “Braille Animal” ci sono e risultano evidenti, anche grazie all’ottimo lavoro dell’ingegnere del suono Jacques Wait, che è stato abile ad ingabbiare la viscerale energia dei Buildings dentro i confini di un reticolo ovattato, da cui non potesse filtrare un sound troppo ruvido o “primordiale”.
Ne vien fuori un album interessante, che stupisce per potenza e tecnica, concentrato di tracce che filano via compatte e decise, con le loro sfumature stoner-rock (“Noxema Gurl”) e con la loro prepotente vitalità (“I Don’t Love My Dog Anymore”), che a tratti sa avvicinarsi rischiosamente ai confini della violenza (“Invocation”, vero e proprio tsunami sonoro).
I Buildings confermano appieno l’abusato spot “ascoltare al massimo volume”.
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