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Il Collezionista Di Ossa

Death SS, Winter, Maschinenzimmer 412, Feeler : Il Collezionista Di Ossa #13

Camminando nei meandri oscuri dei magazzini di Impatto Sonoro ci siamo imbattuti in molti cadaveri, interessanti resti umani che il tempo ha dimenticato e che abbiamo deciso di riportare alla luce per non lasciare alla polvere tutte queste avvincenti storie. Afflitti dalle nostre turbe ci sentiamo un misto tra The Bone Collector e Karl Denke. Presentarvi direttamente il corpo non sarebbe abbastanza frizzante, pertanto ci siamo imposti che ogni numero di questa rubrica sarà composta da tanti piccole falangi tagliate che vi doneremo come pillole. Starà a voi seguire le tracce al suon di musica e arrivare goduriosamente al corpo del  reato.
“Mini-recensioni” di dischi finiti nel dimenticatoio, ristampe di glorie del passato, bootleg, archivi musicali e nuove uscite in formato musicassetta.
Dalla minimal wave all’industrial, passando per gruppi underground est europei, giapponesi e catacombe innominabili.

A cura di Fabio La Donna.

Death SS – Evil Metal (Metal Eye – 7” – 1982)
I Death SS sono tra i pochi gruppi metal italiani che sono riusciti a spopolare in tutto il mondo. Una struttura musicale solida e immediata che si muove su continue sottile linee di tensione tra ritmi veloci e passaggi dilatati e oscuri. Questo è il marchio di fabbrica di gran parte della discografia del gruppo. Con questa formula e un vestiario proveniente dalla più classica mitologia horror (morti viventi, vampiri, freak, ecc) riescono fin dagli esordi a far parlare di se. Tra le first release del gruppo va citato un 7” pollici a 33 giri con Chains of Death sul lato A, Inquisitor e Schizophrenic sul B. Ai tempi, nella formazione c’era Paul Chain che lasciò il gruppo quasi subito dopo l’uscita di Evil Metal, percorrendo un’interessante e libera carriera solista. Di queste tre tracce la mia preferita rimane Inquisitor, la più articolata e potente, che s’insinua nella mente e inizia a diventare qualcosa di ossessivo e torbido. Come backing vocals un malefico Sante Scardavi che collaborerà anche più avanti con Paul Chain. Evil Metal è contenuto nella raccolta The Story Of Death SS 1977-1984, disco-biografia efficace per conoscere meglio una della più storiche band della nostra penisola.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=DfBbNS4TCck[/youtube]

Winter – Into Darkness (Future Shock – CD – 1990)
Quando ero più piccolo, appena pensavo al black metal mi venivano in mente gruppi come Mayhem, Emperor o Satyricon ma poi scoprii i Winter e tutto non fu più come prima. La Future Shock Recordings impacchetta un disco molto vario che riesce a muoversi su coordinate sempre diverse mantenedo una qualità eccelsa in ogni territorio in cui sfocia. Una lenta e nera marcia che si espande per tutto il tempo come una massa priva di forma e di consistenza. Oppression Freedom, l’intro, è uno sfasante tappeto sonoro tra ambient e suoni noise che aprono i porti alla parte più metallica della canzone. Il biglietto da visita firmato Winter. Se Servants Of The Warsmen rimane ancora su sentieri canonici, Power And Might è una tirata ultra slow-depressive che lungo il decennio genererà una prole oscura tra emuli, fanatici e successori. Tre canzoni simbolo di un album che è un capolavoro e un riferimento per tutto il black. Obbligatorio da sentire.
Into Darkness, nel corso degli anni, è stato ristampato più volte tantoché oggi esistono circa dieci versioni diverse del disco.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5WYnPgFJWWY[/youtube]

Maschinenzimmer 412 ?– Malfeitor (Cold Meat Industry – LP – 1989)
Nell’infinità di progetti che ruotano attorno a Henrik Nordvargr Björkk, quello che l’ha reso più famoso sono sicuramente i Pouppée Fabrikk e Mz.412, quest’ultimi attivi dagli ultimi anni 80 fino tuttora. Con Maschinenzimmer 412 c’è una forte idea di fondere le atmosphere ambient e ritualistiche ad una corrente di pensiero più metal, precisamente di stampo black. Sarà la miscela di questi elementi con l’aspetto ritualistico\trance a rendere Malfeitor una first release da segnare negli annuari e a unire sotto lo stesso monicker fans dalle provenienze più disparate. In queste nove tracce, tutte di pari livello, bellezza e intensità, il sound appare ancora un po’ sporco ma nel contesto in cui si inserisce il disco, non può fare altro che aumentare il suo valore come oggetto di culto. Tuttora i collezionisti vendono questo vinile con prezzo di partenza sui cinquanta euro, segno che le cicatrici lasciate di Björkk continuano a rimanere ben visibili.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=FW8f8KisvVI[/youtube]

Various Artists – Feeler (Cold Spring – LP – 1991)
Questo numero si conclude con Feeler, un disco molto curioso che non andò mai in stampa e fu soppresso per motivi legali. Una delle cause principali fu Kevin Haskins (Bauhaus) che chiese una quantità assurda di soldi per la pubblicazione di materiale dove pure lui era coinvolto. Ciò si verificò tre settimane prima dell’uscita e bloccò l’avanzare del progetto. Questo LP doveva essere composto da due tracce dove la prima, chiamata Morgue, era ad opera della band di Alan Moore. Avete indovinato, è proprio quel Moore, l’ autore di fumetti che hanno avuto un grandissimo successo come Watchmen o V for Vendetta. Se già il primo lato vi sembra ghiotto, pensate che il secondo vi avrebbe fatto scaturire erezioni involontarie a gran quantità. I Psychic TV avrebbero dato alla luce New Generation con la seguente super-formazione: Genesis and Paula P-Orridge, Dave Ball (Soft Cell, The Grid), Monte Cazazza, John Gosling, Hilmar Orn Hilmarsson and Mouse. Assolutamente da lasciarci stupiti. Uscirà mai?

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=KKQUV394Y6U[/youtube]

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