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Antony And The Johnsons – Cut The World

2012 - Rough Trade
art/pop/orchestral

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Tracklist

1.Cut The World
2.Future Feminism
3.Cripple And The Starfish
4.You Are My Sister
5.Swanlights
6.Epilepsy Is Dancing
7.Another World
8.Kiss My Name
9.I Fell In Love With A Dead Boy
10.Rapture
11.The Crying Light
12.Twilight

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Antony Hegarty, un artista unico, come la sua voce malinconica, primo e più appariscente elemento di una personalità musicale sfaccettata e poliedrica, capace di far entrare l’ascoltatore nella sua sfera più intima e umana, con una naturalezza commovente, che va ben al di la del mero timbro vocale, per quanto esclusivo ed eccezionale.

“Cut The World” è un album che raccoglie le registrazioni effettuate da Antony e i suoi The Johnsons, assieme all’Orchestra sinfonica nazionale di Copenhagen, grazie alla quale i brani editi sui quattro precedenti lavori in studio si rivestono di nuove atmosfere, suscitando nuove sensazioni.
I notevoli arrangiamenti, curati dal collaboratore di lungo corso Nico Muhly, in realtà non fanno altro che esaltare e arricchire il già considerevole lato sinfonico, inteso come coralità di strumenti, alla base della proposta musicale Antony And The Johnsons, un art-pop d’autore, nel quale l’orchestrazione e il dialogo strumentale sono sempre stati una necessità vitale, a complemento della voce di Hegarty.
La tracklist si apre con l’inedita titletrack, brano bellissimo e toccante (del quale è stato girato anche un video davvero notevole, firmato da Nabil Elderkin, con la partecipazione di Willem Dafoe e Marina Abramovic), che si attesta subito ai vertici della produzione dell’artista. A seguire un monologo spoken-word, nel quale vengono attraversati temi delicati, come femminismo, politica, ribellione, passività, omosessualità, che fa da interessante premessa concettuale al live vero e proprio.
Presenti quasi tutti brani più noti e significativi dei quattro album precedenti, come l’intensa “Cripple And The Starfish”, “Swanlights”, “Epilepsy Is Dancing”, “Another World”, “Kiss My Name”, che coprono se non tutte, molte delle sfumature emozionali evocate da Antony, dalle più intime e minimaliste alle più passionali ed entusiaste.

In molte occasioni i live orchestrali sono solo un pretesto per una sorta di autocelebrazione sinfonica del proprio materiale, dischi cerimoniali nei quali i protocolli e le etichette della classica mal si accordano alla matrice originaria, riducendosi a mero contorno e cornice. Fortunatamente non è assolutamente questo il caso di “Cut The World”, opera sincera, e naturale prolungamento della straordinaria entità artistica Antony And  The Johnsons, che ancora una volta ci regala un ascolto intenso e a tratti commovente.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=U9a1C1qXHfM[/youtube]

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