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E ai bambini chi ci pensa?

Rodeo Killed The Video Stars: E Ai Bambini Chi Ci Pensa? #1

E ai bambini chi ci pensa? – Brutte storie di fumetti #1: Rodeo Killed The Video Stars
a cura di Francesca Martucci.

Torno a casa in metro con un sorriso ebete. Non sono sicura che sia successo davvero. Nella cartella gialla che tengo appoggiata sulle gambe c’è il mio personale bottino di un evento basato su un’operazione tanto semplice quanto efficace. Il 15 novembre alla Rodeo Drawing Night il pubblico si è accalcato dalle 18 alle 22.30 attorno a un tavolo lunghissimo occupato da quindici tra fumettisti e illustratori; la maratona di disegno live a cura di Elena Rapa – organizzata e ospitata ieri sera dalla Galleria Francesco Colombo di Milano – non ha avuto niente a che fare con le sessioni di dediche da fiera del fumetto, né con gli eventi collaterali dei festival musicali; non è un piccolo appuntamento riservato alla produzione artistica underground nel più vasto programma di una rassegna d’arte, ma un’iniziativa seriale che mette al centro esclusivo il valore del lavoro di una curata selezione di artisti, e ne favorisce la condivisione in una lunga non-stop che è anche una festa. Mi è evidente appena entro, quando vedo un Massimo Giacon zompettante tra la folla. Fa la spola tra il tavolo e la lunga parete a destra dell’ingresso, dove gli artisti sistemano i disegni appena finiti e i post-it con i relativi prezzi: l’organizzazione prevede infatti che siano gli autori a prezzare le opere, da un minimo di un euro a un massimo di duecento, senza nessuna commissione da parte della galleria. Tanta arte, tanto varia, a prezzi popolari: il genere di cosa che non ti aspetti di trovare un giovedì sera in via Solferino, e che magari anche per questo è stata il motore di un evento che ha saputo decollare dal primo istante e tenere il pubblico a girare, guardare, bere, comprare, cazzeggiare coi disegnatori fino all’ultimo secondo possibile.
L’aveva detto, Dr Pira, a Lucca, due settimane fa. Ah, poi il 15 sono a Milano, dice. A fare? Eh, c’è una cosa di disegno, una roba live, in pratica stiamo lì e disegniamo. Io e altri. Scopro poi sulla pagina facebook della RDN che gli “altri” sono 108, Alfano, Akab, Dario Arcidiacono, Dast, Dem, El Gato Chimney, Massimo Giacon, Matteo Guarnaccia, Hurricane Ivan, Martina Merlini, Elena Rapa, Squaz, Arianna Vairo, Stefano Zattera ed Elena Xausa. La qualità delle proposte – unita, lo ammetto, al desiderio di constatare dal vivo l’incredibile somiglianza di Francesco Colombo con Arthur Fonzarelli – si traduce in unico imperativo: bisogna andare.
E sono andata. E ho visto belle cose. Ho visto Dr. Pira circondato dalle femmine, prezzare a 113 euro un’epica sfida tra Merlino e Gandalf graffitari e poi venderlo per diciannoveuroennovanta. Ho visto Alfano disegnare puffi, concentratissimo. Ho visto mille miniature di Hurricane e ho progettato di rubarle tutte con una sola manata e scappare via scavalcando il banchetto dei libri e buttando a terra gente a caso. Ho visto Akab non scendere di prezzo, e fare bene. Ho visto Squaz vendere quelle meraviglie che fa prima ancora di arrivare a esporle sulla parete; l’ho visto rispondere alla domanda “CE L’HAI IL BANCOMAT”? Tutto questo senza contare che la musica l’ha messa Giacon. Senza contare che c’era la birra. Senza contare che ora potrò impreziosire il mio salotto con un Gatto Mondadory. E senza contare che tutto il materiale prodotto nella serata rientrerà in una fanzine in vendita al prossimo Rodeo, e che quindi questa cosa non finisce qua.

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