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Interviste

Intervista agli STRING THEORY

Nel numero 10 di Viaggio al termine della notte, avevo definito gli String Theory come una stupenda costellazione di suoni, immagini e improvvisazioni che prendono forma man mano che si ascolta il loro esordio musicale. Non potevo che andarli a trovare per una chiacchierata su 3Rooms, diritti d’autore e nuovi media.

A cura di Fabio La Donna.

Benvenuti sulle pagine di Impatto Sonoro. Da poco avete esordito con un 3Rooms, un lavoro sicuramente molto interessante. Come è nata l’idea di realizzare questo progetto? Quali sono i
vostri obiettivi?

L’idea nasce dall’esigenza di cercare noi stessi, improvvisando senza schemi precostituiti. Gli obiettivi sono, produrre di continuo (stiamo finendo il secondo disco) e suonare dal vivo nei posti che apprezzano forme di espressione creative. Ad esempio i festival europei che vengono dalla musica contemporanea ed elettronica e che negli ultimi anni si stanno contaminando sempre di più.

3Rooms…come le tre stanze diverse in cui avete registrato l’album. Ci spiegate meglio questo argomento? Rimanendo in tema di “creazione” come si sviluppa il vostro processo creativo? In base a cosa scegliete i titoli delle canzoni?
In ordine cronologico il processo creativo parte dalla scelta dei suoni, poi ci sono le sessioni di improvvisazione, che avvengono live in tre stanze diverse e senza decidere nulla. Scegliamo i titolidei flussi (NON CANZONI) in base alle immagini che ci suggeriscono al momento del riascolto.

3Rooms è disponibile interamente su soundcloud\bandcamp, cosa pensate dei sistemi di condivisione della musica? È prevista un’edizione fisica?
Siamo per la musica libera, quindi favorevoli a queste piattaforme. In ogni caso esiste il supporto fisico composto da cd vuoto e custodia con il link per scaricare da soundcloud. In questo modo evitiamo il bollino siae che per noi rappresenta una tassa ingiusta su un’opera libera.

Parliamo ora di diritti e dovere. Riallacciandosi al discorso già avviato di Umberto Palazzo, cosa ne pensate della SIAE e del sistema di tutela dell’artista? Per voi come dovrebbero funzionare le cose?
Come tutte le cose in Italia, se la siae tutelasse ogni tipo di autore e di genere, potrebbe essere
utile.

In Roma Capaci c’è una citazione tratta tra Giovanni Falcone e un giornalista. Come mai la scelta di questa canzone?
Non c’è stata alcuna scelta. Durante una pausa fra una sessione e l’altra si parlava di Falcone, e al riascolto, quella registrazione ci ha evocato l’ultimo viaggio del magistrato.

Quali sono i vostri ascolti recenti?
Gli ultimi ascolti che abbiamo in comune sono Tortoise e Shellac.

Intervista finita….cosa fare da grandi?
Lorenzo: la fine di ogni italiano che vive in Italia.
Silvano: Silvano.
Sergio: Sergio da grande.

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