Arrivano come un fulmine a ciel sereno questi Borderline Symphony, duo italo-svizzero che si autoproduce il disco d’esordio, Ragazze Con Pistole.
Atteggiamento naif che li porta a registrarsi quasi tutto da soli con pregevoli risultati. Produzione all’americana, con la voce sullo stesso livello degli strumenti (parecchi, stratificati e sovraincisi) che ogni tanto si fa fatica a capirla, ma tant’è. Il disco trabocca d’idee, spesso centratissime, alcune volte meno a fuoco, raramente sbagliate. Piace la vena melodica molto indie rock anni ’90, un po’ alla Pavement/Grandaddy con spruzzate abbondanti di Loveless (il disco, ovviamente) melodie impastate con chitarre che ora si fanno shoegaze, ora electro punk, ora trattate allo scopo di creare una coltre di rumore al calor bianco. Tentazioni cinematografiche (l’iniziale “Per qualche euro in più” cita Morricone), duelli fatti di sveltine con gli acclamati Cani (“Ora di partire”), una certa comunione d’intenti con i Cosmetic (“Bella per noi”, “Fiume d’oro”). Ecco, non si capisce perchè un disco così non l’abbia prodotto un’etichetta come La Tempesta. Comunque: al di là dei giochi dei “somigliano a”, la band dimostra di possedere un songwriting di tutto rispetto, a cominciare dalla doppietta “La notte del dottor dolce vita” e “Settimana snob” fino a chiudere con l’arrotamento psichedelico di “It’s all about being in and stepping out”, otto minuti di chitarrismi arroventati e saliscendi strumentali inferno/paradiso/inferno che ci hanno ricordato gli scontri tossici e testosteronici dei fantastici e dimenticati Swervedriver.
Bel disco, gruppo da tenere assolutamente sott’occhio.
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