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La Notte Dei Lunghi Coltelli – Morte A Credito

2012 - Black Candy Records
rock/hardcore

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Tracklist

1.La caduta
2.La nave marcia
3.J'ai toujours été intact de dieu
4.Ivan Iljc
5.DDR
6.Morte a credito
7.D'isco deo
8.Levami le mani dalla faccia
9.La notte dei lunghi coltelli
10.S/T

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Louis-Ferdinand Céline è uno dei più grandi scrittori del secolo scorso. Tra acrobazie linguistiche e stoccate contro la società civile, ha partorito dei romanzi come Viaggio al termine della notte e Morte a credito. Spesso considerato un tabù da parte dei “difensori del mondo libero”, il caro Louis è riuscito a resistere alla polvere e ai detrattori e a rimanere sempre attuale. Nel suo pessimismo solitario, l’ossessione per la decadenza occidentale.

La notte dei lunghi coltelli è un neonato progetto musicale con un primo album intitolato Morte a credito, immaginario concept che, partendo dalle parole dello scrittore francese, si prefigge il compito di fare un sunto delle pagine più marce del novecento. E lo fa con irriverenza e con tutta la potenza delle evoluzioni più furiose del rock. Oltre a Celine, vengono richiamate alla memorie le figure di altri protagonisti di rilievo come Albert Camus, Ivan Il’ic a cui è “dedicata” una traccia strumentale ossessiva e cruda, e Jacques Prévert con la frenesia elettrica di J’ai toujours été intact de dieu. La suprema squisitezza del progetto si insinua nell’esperimento “cross” che genera fusioni di più correnti musicali. Hardcore, rock, elettronica ed elementi avanguardistici si alternano continuamente tra di loro in una danza mortale che ha un fascino sessuale. L’ossessione della carne che si tramuta nell’amore estremo per la musica. La rinascita del bello. Ed è una hit dietro l’altra. Morte a credito è il punk sudato e scanzonato che si combina a beat assassini e parti teatrali. Infine D’Isco Deo con le ritmiche pesanti e sofferenti. Una voce squarciante, la pioggia rumorosa e il vento che con epica tensione porta via tutto. Esaltante è dir poco. Altro elemento da elogiare, punto in comune con il romanzo di Celine, è la dinamicità delle parole. Morte a credito, rispetto a Viaggio al termine della notte, è scritto in modo moderno, oserei dire strano…punti di sospensione ovunque, esclamazioni, stop improvvisi e mille altri particolari; eppure, nonostante ciò, ogni parola che si legge si trasforma in un’immagine e sembra di assistere ad un film. Quando Celine parla dei venticinque mila agenti che sgomberano la Concorde, sembra di essere lì presenti tra l’inferno, la puzza di piscio e il fumo. Questa trasportazione mentale avviene anche con questo disco, e mentre note e generi si mischiano in modo sempre più indefinito, iniziano ad apparire le immagini e l’ennesimo circo della menzogna prende l’avvio.
Prima di concludere tre note interessanti. Il progetto La notte dei lunghi coltelli è una creazione di Karim Qqru degli Zen Circus e vi consiglio caldamente di sentirlo senza i soliti siparietti su quanto siano fighi o facciano schifo. Al progetto si aggiungono Izio Orsini e Ale Demnoid Lera che hanno pre-prodotto il tutto in una cantina del 1500. Infine, se volete approfondire su Celine, vi consiglio di iniziare da un blog che troverete cliccando QUI ().

La notte dei lunghi coltelli è un progetto che ha alla base un concept solido e una varietà del sound notevole. Crudo e vorace, riuscirà ad entrare negli animi di molti. Il 2013 inizia alla grande con un disco come Morte a credito, di cui sentiremo parlare ancora per molto tempo. Assolutamente da ascoltare.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=AHylriWEfs8[/youtube]

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