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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – LattePiù, Brescia, 02 marzo 2013

Salgono sul palco incredibilmente presto i Tre Allegri Ragazzi Morti, mentre la temperatura al LattePiù si alza nemmeno troppo lentamente. Una conferma e una news, entrambe gradite, per chi ha già visto il locale e il gruppo dal vivo: Davide Toffolo non abbandona la sua pelliccia da cecchino e il LattePiù è stato rinnovato, migliorato, gli spazi sono più ampi e la vivibilità un tempo miraggio impossibile è finalmente raggiunta. Grazie.
Snocciolano tantissimi pezzi da Il Giardino dei Fantasmi, ultima fatica discografica, in apertura allo show, senza comunque dare l’impressione di utilizzare la tattica “via il dente via il dolore”: sebbene sia un’uscita abbastanza recente, il pubblico canta, balla e partecipa, cosa non sempre garantita per band sulla piazza da più di quindici anni. I TARM non passano mai di moda, questa è la conclusione lampante che si può raggiungere ben presto ad ogni loro live, con la sola fatica di guardarsi in giro e stimare l’età dei presenti.
Poi si continua passando in rassegna tutte le annate precedenti del gruppo, mentre chi ha qualche anno in più si scatena sulle note di Signorina Primavolta e tiene la testa alta su Occhi Bassi.
Proseguono a lungo senza mai perdere lucidità, mentre escono la prima volta per rientrare (il cantante ha abbandonato la pelliccia, confermandosi sano di mente) e promettere dieci canzoni ancora, poi uscire di nuovo e rientrare all’urlo del solito “vaffanculo!” che è la parola chiave per farli tornare sul palco. Il pubblico lo sa bene, urla finché non li vede riapparire e aspetta muovendosi a tempo la conclusione di uno show tanto lungo quanto appagante. La Tatuata Bella, cantata a cappella, è tipicamente l’ultimo pezzo che i TARM eseguono sul palco: lascia sempre tutti a bocca aperta, sull’orlo della commozione, per il testo incredibile e per la partecipazione che ci mettono.
Usciti che sono per la terza volta, dopo aver ringraziato pubblico e città, non resistono alla tentazione di tornare sul palco per l’ultima volta, con un paio di pezzi ancora: non è né ostentato né esagerato, non fa parte di uno show pre-coordinato al tavolino, è solo voglia di suonare ancora la propria musica per un pubblico che non sembra essere mai sazio.
Alla fine, dopo 110 minuti di live, se ne vanno definitivamente (per stasera) dal palco i Tre Allegri Ragazzi Morti, lasciando tutti soddisfattissimi, con la conferma che sono uno dei gruppi migliori del panorama italiano attuale. Grazie, bacini e rock’n’roll a tutti quanti.

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